I Derorhynchinae (McKenna & Bell, 1997) erano considerati una sottofamiglia della famiglia Derorhynchidae (Paula Couto, 1962) di mammiferi marsupiali estinti, affine agli odierni opossum.[2] Successivamente ad una revisione tassonimoca, il nome scientifico risulta non più valido e vengono ricompresi come sinonimo della famiglia Didelphidae.[3]
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Classificazione filogenetica | |
Dominio | Eukaryota |
Famiglia | Derorhynchidae |
Classificazione classica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Classe | Mammalia |
Sottoclasse | Theria |
Infraclasse | Metatheria |
Superordine | Ameridelphia |
Ordine | Didelphimorphia |
Famiglia | Didelphidae |
Sottofamiglia | Derorhynchinae McKenna & Bell, 1997 |
La sottofamiglia Derorhynchinae ha tradizionalmente goduto del rango di famiglia: tuttavia una revisione tassonomica effettuata dagli studiosi McKenna e Bell ritenne più opportuno riclassificare le specie ascritte alla famiglia Derorhychidae come appartenenti a una sottofamiglia, Derorhychinae appunto, nell'ambito della famiglia dei Didelfidi.[4] Un ulteriore revisione fatta nel 1988 da Marshall and de Muizon, porta il taxon allo stato di "non valido" e desueto.[3]
Nella famiglia Derorhynchidae era presente Derorhynchinae come sola sottofamiglia, nella quale erano ricompresi due generi ed altrettante specie:
Alcuni reperti fossili ascrivibili a membri di questo taxon sono stati rinvenuti sull'Isola di Seymour, nella penisola antartica.[6]