La crocidura ventrebianco (Crocidura leucodonHermann, 1780) è un mammiferosoricomorfo appartenente alla famiglia dei Soricidi, diffuso in Europa e in Asia.[2]
La crocidura ventre bianco raggiunge le maggiori dimensioni tra le specie del genere Crocidura: il corpo è lungo 60–87mm, mentre la coda varia dai 28 fino ai 39mm; ed il peso di un esemplare adulto è di 8-15g.
La pelliccia è di colore bruno-grigiastro, con parti ventrali più chiare, tendenti al biancastro argentato. Una netta demarcazione laterale, simile a quella della crocidura di Sicilia, separa le parti dorsali da quelle ventrali.
Biologia
Comportamento
Ha abitudini notturne.
Al pari di altre specie di Crocidura pratica il caravanning: i cuccioli si dispongono in fila indiana aggrappandosi alla coda della madre, che li guida negli spostamenti.
Alimentazione
Il regime alimentare è a base di insetti, ragni, gasteropodi, piccoli vertebrati e presenta anche una discreta componente vegetale (foglie e semi).
Dimensioni di C. leucodon
Distribuzione e habitat
In Europa è presente dalla Francia nord-occidentale fino alle coste sud-occidentali del Mar Caspio (includendo Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi, Germania, Svizzera, Liechtenstein, Austria, Italia, Slovenia, Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Serbia, Montenegro, Macedonia, Albania, Grecia, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Romania, Moldavia, Bulgaria, Bielorussia, Ucraina e Russia) mentre è assente nella penisola Iberica, in Gran Bretagna, ed in tutte le grandi isole mediterranee (in quelle piccole è stata rinvenuta esclusivamente a Lesbo ed a Cherso).[1][3]
La presenza asiatica è limitata al Caucaso (Armenia, Azerbaigian, Georgia), all'Anatolia e al Medio Oriente (Libano, Israele, Palestina, Siria, Iran e Iraq).[1]
Questo taxon presenta un ampio areale, benché in alcune regioni la sua popolazione (ancora non perfettamente indagata) appaia in diminuzione. Per queste ragioni la Lista rossa IUCN attribuisce alla specie lo status "LC" (rischio minimo di estinzione).[1]
Note
(EN) Shenbrot, G., Hutterer, R., Amori, G., Kryštufek, B., Yigit, N., Mitsain, G. & Palomo, L.J., 2008, Crocidura leucodon, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
(EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Crocidura leucodon, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ªed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN0-8018-8221-4.
Vogel, P. and Sofianidou, T. S., The Shrews of the genus Crocidura on Lesbos an eastern Mediterranean Island. Bonn Zool. Beitr. Bd. 1996; 46(1-4): 339-347.
Corbet, Gordon & Ovenden, Denis, 1ª ed., Padova, F. Muzzio (collana Scienze Naturali), 1985, pp.288 pp., 345 ill., 40 c. di tav., ISBN88-7021-285-8.Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
Bibliografia
Corbet, Gordon & Ovenden, Denis, 1ª ed., Padova, F. Muzzio, 1985, pp.288 pp., 345 ill., 40 c. di tav., ISBN88-7021-285-8.Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
Harrison, D. L. and Bates, P. J. J., The Mammals of Arabia, Sevenoaks, UK, Harrison Zoological Museum, 1991.
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