La cereba gialla o platanero (Coereba flaveola (Linnaeus, 1758)) è un uccellopasseriforme della famiglia dei Thraupidae, unico rappresentante del genere Coerebad'Orbigny & Lafresnaye, 1838[2].
Il nome scientifico del genere, Coereba, deriva da guiracoereba, termine tupi utilizzato per descrivere questi uccelli: il nome della specie, flaveola, significa "giallina" in latino, in riferimento alla livrea di questi uccelli.
Misura 10,5-13 cm, con un peso variabile da 6,4 a 19 g[3].
Aspetto
Si tratta di uccelletti dall'aspetto robusto e slanciato, dalla grande testa arrotondata con lungo e robusto becco appuntito e ricurvo verso il basso, ali appuntite e coda dall'estremità squadrata.
Il piumaggio è simile nei due sessi: fronte, vertice, nuca, guance, mascherina facciale, dorso, ali e coda sono di colore nero, mentre il sopracciglio, la gola, le remiganti primarie e il sottocoda sono bianchi, il codione, il petto ed il ventre sono di colore giallo limone.
Sussiste tuttavia una certa variabilità nelle varie sottospecie, con popolazioni dal bianco golare esteso anche al petto, oppure con area ventrale grigiastra anziché gialla, specchio alare ridotto alla sola area scapolare, area dorsale bruno-nerastra anziché nera o ancora con area golare nera anziché bianca[4][5][6].
Il becco è nerastro con orlo basale nudo, carnoso e di color fucsia, mentre le zampe sono nerastre anch'esse e gli occhi sono di colore bruno scuro.
Biologia
È una specie frugivora e nettarivora: tra i frutti preferiti ci sono il mango (Mangifera indica) e le banane (Musa spp.), mentre predilige il nettare dei fiori di Heliconia (Heliconia bihai).[7]
Distribuzione e habitat
La specie occupa, con oltre 40 sottospecie, un ampio areale che si estende dal Messico e dai Caraibi sino alla parte settentrionale dell'America del Sud.[1]
Tassonomia
La specie venne originariamente descritta da Linneo nella prima edizione del Systema Naturae del 1758, ascrivendola al genere Certhia col nome di C. flaveola[8]. Nel 1809, Louis Jean Pierre Vieillot la riclassificò nel genere monotipico Coereba[9].
La posizione tassonomica del genere è sempre stata controversa, essendo stato di volta in volta classificato come incertae sedis od attribuito alle famiglie Emberizidae o Thraupidae: nel 2012 il Congresso Ornitologico Internazionale collocò il Coereba in una propria famiglia monotipica, i Coerebidae, ma recenti studi di carattere molecolare hanno evidenziato che il genere è un sister taxon di Tiaris e quindi è corretta la sua assegnazione in seno ai Thraupidae[2].
(EN) BirdLife International 2012, Coereba flaveola, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
(EN) Gill F. and Donsker D. (eds), Family Thraupidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato l'8 aprile 2018.
Herbert Raffaele, James Wiley, Orlando Garrido, Allan Keith e Janis Raffaele, A Guide to the Birds of the West Indies, Princeton, Princeton University Press, 1998, ISBN978-0-691-08736-8.
Linnaeus, C., Systema Naturae per regna tria naturæ, secundum classes, ordines, genera, species, cum characteribus, differentiis, synonymis, locis, Tomus I. Editio decima, reformata., 1758, p. 119.
Vieillot, Louis Jean Pierre, Histoire naturelle des oiseaux de l'Amérique septentrionale, Paris, Desray, 1809.
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