Clarias batrachus (Linnaeus, 1758) è un pesce osseo d'acqua dolce appartenente alla famiglia Clariidae.
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Stato di conservazione | |
![]() Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Superclasse | Osteichthyes |
Classe | Actinopterygii |
Sottoclasse | Neopterygii |
Infraclasse | Teleostei |
Superordine | Ostariophysi |
Ordine | Siluriformes |
Famiglia | Clariidae |
Genere | Clarias |
Specie | C. batrachus |
Nomenclatura binomiale | |
Clarias batrachus (Linnaeus, 1758) | |
Originario dell'Asia sudorientale[1]. Vive in vari tipi di ambiente, soprattutto con acque basse, lente e fangose. Si può incontrare anche in piccole pozze e nelle risaie ma anche in fiumi di medie-grandi dimensioni. È stato introdotto in diversi paesi, talvolta con danni alle popolazioni ittiche locali[2].
Corpo allungato e compresso lateralmente nella parte posteriore. La mascella superiore è leggermente più lunga dell'inferiore. Può eccezionalmente raggiungere i 47 cm per 1,2 kg di peso[2].
Può respirare aria atmosferica e anche spostarsi sulla terraferma per raggiungere altri ambienti inondati[2].
Onnivoro. Si nutre di invertebrati sia acquatici che terrestri, pesci e materiale vegetale[2].
Importante per la pesca e la piscicoltura in molti paesi tropicali[2].
Allevato occasionalmente in grandi vasche[2].
È inserito nell'elenco delle 100 tra le specie invasive più dannose al mondo. Commercio ed allevamento di questa specie sono vietati in vari Paesi, come la Germania e diversi stati americani, per il rischio che possa diffondersi in natura[2]. Le popolazioni naturali non sembrano minacciate[1].
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