Presenta un carapace, ovale e appiattito, che raggiunge i 1100 mm di lunghezza. Ha colorazione dorsale (carapace, testa e collo) verde-oliva o grigio-bluastro con un articolato motivo di venature e reticolature. Negli immaturi il carapace può avere quattro ocelli o numerose macchie nere e porta diversi piccoli tubercoli, oltre ad una carena vertebrale. Il piastrone è color crema o rosa pallido, con quattro callosità. I maschi, mediamente più piccoli delle femmine, sono riconoscibili dalla coda, relativamente più lunga e ingrossata alla base.
Distribuzione e habitat
La specie è segnalata nei principali corsi fluviali del subcontinente indiano: Padma, Jamuna, Meghna, Bhairab, Brahmaputra, nel Dholeswari in Bangladesh; un tratto del fiume Grewae in Nepal; Indo e suoi affluenti in Pakistan. L'habitat ideale è rappresentato da grandi fiumi con acque scarsamente torbide e fondali sabbiosi[3].
Biologia
La chitra indiana si nutre di pesci, chiocciole e gamberetti, ma anche di materiale vegetale[3][4]. La tecnica di caccia che preferisce è l'imboscata; i pesci più piccoli vengono inghiottiti interi, mentre quelli più grandi vengono fatti a pezzi con la bocca e le zampe anteriori[5].
Nella regione di Chambal, nell'India centrale, la nidificazione avviene tra la fine di agosto e metà settembre. La femmina scava nella sabbia o nel limo un nido a forma di fiasco profondo 33 cm, con una camera per alloggiare le uova di 15 x 23 cm[3]. Il numero delle uova deposte varia da 65 a 187; esse, di forma sferica, hanno il guscio duro e misurano 25,4-28,22 mm di diametro[3]. In ottobre da esse sgusciano fuori piccoli con un carapace di 39-43 mm.
Conservazione
Come molte altre specie asiatiche, è minacciata dallo sfruttamento da parte dell'uomo e dall'alterazione degli habitat.
Note
(EN) Buhlmann, K., Rhodin, A. & van Dijk, P.P. (Tortoise & Freshwater Turtle Red List Authority) 2016, Chitra indica, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
Chitra indica, su The Reptile Database. URL consultato l'11 ottobre 2016.
Das, I. 1995. Turtles and tortoises of India. Oxford University Press, Bombay. 179 pp.
Smith, M. A. 1931. The fauna of British India, including Ceylon and Burma. Reptilia and Amphibia, vol. 1, Loricata and Testudines. Taylor and Francis, London. 185 pp.
Sachsse, W. 1971. Beobachtungen an jungen Chitra indica insbesondere zum Beuteerwerb (Testudines, Trionychidae). Salamandra 7: 31-37.
Bibliografia
Boulenger, G.A. 1889 Catalogue of the Chelonians, Rhynchocephalians, and Crocodiles in the British Museum (Natural History). British Museum, London, 311 pp.
Engstrom, Tag N., H. Bradley Shaffer, and William P. McCord. 2002 Phylogenetic Diversity of Endangered and Critically Endangered Southeast Asian Softshell Turtles (TrionychidaChitra). Biological Conservation 104 (2):173-179
Gray, J. E. 1831 A synopsis of the species of Class Reptilia. In: Griffith, E & E. Pidgeon: The animal kingdom arranged in conformity with its organisation by the Baron Cuvier with additional descriptions of all the species hither named, and of many before noticed [Vol. 9]. Whittaker, Treacher and Co., London: 481 + 110 pp.
Gray, J. E. 1831 Synopsis Reptilium or short descriptions of the species of reptiles. Part I: Cataphracta, tortoises, crocodiles, and enaliosaurians. Treuttel, Wurz & Co., London, 85 pp.
Gray, J.E. 1844 Catalogue of Tortoises, Crocodilians, and Amphisbaenians in the Collection of the British Museum. British Museum (Natural History), London. viii + 80 p.
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