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Carollia brevicauda (Schinz, 1821) è un Pipistrello della famiglia dei Fillostomidi diffuso nell'America meridionale.[1][2]

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Carollia brevicauda
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Laurasiatheria
Ordine Chiroptera
Sottordine Microchiroptera
Famiglia Phyllostomidae
Sottofamiglia Carolliinae
Genere Carollia
Specie C.brevicauda
Nomenclatura binomiale
Carollia brevicauda
Schinz, 1821
Sinonimi

C.bicolor, C.grayi, C.lanceolatum, C.minor

Areale

Descrizione



Dimensioni


Pipistrello di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 53 e 70 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 37,4 e 41,8 mm, la lunghezza della coda tra 4 e 12 mm, la lunghezza del piede tra 11 e 15 mm, la lunghezza delle orecchie tra 15 e 21 mm e un peso fino a 19 g.[3]


Aspetto


La pelliccia è lunga, soffice e si estende densamente sugli avambracci. Le parti dorsali variano dal marrone scuro al bruno-grigiastro, mentre le parti ventrali sono leggermente più chiare. Il muso è allungato e conico. La foglia nasale è ben sviluppata, lanceolata, con la porzione inferiore saldata al labbro superiore mentre i bordi laterali sono ben separati. Sul mento è presente una grossa verruca circondata da altre più piccole disposte a U. Le orecchie sono di normali dimensioni, triangolari ed appuntite. Le ali sono attaccate posteriormente lungo le anche. La coda è corta, circa un terzo della profondità dell'uropatagio. Il calcar è corto. Il cariotipo è 2n=20-21 FNa=36.


Biologia



Alimentazione


Si nutre di frutta, in particolare del genere Piper e di qualche insetto..


Riproduzione


Femmine gravide sono state osservate in Perù ad ottobre.


Distribuzione e habitat


Questa specie è diffusa in Colombia, Ecuador, Perù settentrionale, Venezuela meridionale e Guyana occidentale. È presente anche sull'isola di Trinidad.

Vive in diversi tipi di habitat, dalle foreste sempreverdi tropicali, foreste pluviali, savane e zone disturbate.


Stato di conservazione


La IUCN Red List, considerato il vasto areale, la relativa tolleranza a diversi tipi di habitat e la popolazione numerosa, classifica C.brevicauda come specie a rischio minimo (LC).[1]


Note


  1. (EN) Sampaio, E., Lim, B. & Peters, S. 2008, Carollia brevicauda, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Carollia brevicauda, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. Tirira, 2007.

Bibliografia



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