Il genere Carassius comprende 6 specie di robusti pesci d'acqua dolce, appartenenti alla famiglia Cyprinidae.
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![]() ![]() Carassius auratus (in alto), Carassius carassius e Carassius gibelio | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Actinopterygii |
Ordine | Cypriniformes |
Famiglia | Cyprinidae |
Genere | Carassius |
Tutte le specie sono diffuse nelle acque dolci e salmastre tropicali e subtropicali dell'Eurasia; originariamente soltanto asiatiche, sono state introdotte a partire dal XIX secolo anche nelle acque dolci europee, con danni agli ecosistemi originari.
Gli esemplari giovani hanno un corpo allungato, poco compresso ai fianchi, con profilo dorsale e ventrale poco convessi. Gli adulti invece sono tozzi, compressi ai fianchi, con grosse scaglie e profilo dorsale molto incurvato, con l'apice all'attaccatura della pinna dorsale. Le pinne sono tozze e sviluppate, la bocca grande, con labbra carnose. La livrea è diversa a seconda della specie, ma tende a variare dal bruno al giallo al verde.
Le dimensioni si attestano mediamente sui 35 cm di lunghezza, con l'eccezione di Carassius carassius che supera i 60 cm.
Hanno dieta prevalentemente onnivora
Grande importanza per l'acquariofilia ha la versione domestica del Carassius auratus, conosciuto globalmente come pesce rosso. Da più di mille anni l'uomo si è intromesso nella riproduzione di questa specie, creando e selezionando numerose varietà.
Le altre specie sono a volte allevate negli acquari pubblici.
Commestibili ma poco ricercate per la liscosità e l'insapidità delle carni, i carassi sono oggetto però di pesca sportiva, prede ambite dai pescatori.
Il genere comprende 6 specie[1]:
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Controllo di autorità | NDL (EN, JA) 00575839 |
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