Bulla Linnaeus, 1758 è un genere di molluschi gasteropodi marini, unico genere vivente della famiglia Bullidae.[1]
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Mollusca |
Classe | Gastropoda |
Sottoclasse | Heterobranchia |
Infraclasse | Euthyneura |
Subterclasse | Tectipleura |
Ordine | Cephalaspidea |
Superfamiglia | Bulloidea |
Famiglia | Bullidae Gray, 1827 |
Genere | Bulla Linnaeus, 1758 |
Specie | |
Sono caratterizzati da una conchiglia liscia macchiettata e colorata di bruno-rossastro, di forma ovoidale e di tipo calcareo, con un'apertura ampia quanto la lunghezza.
Comprende specie diffuse nell'Oceano Indiano, nel Mar Mediterraneo e in Oceania.[senza fonte]
La famiglia comprende le seguenti specie:[1]
Data la somiglianza, questo tipo di conchiglia ha dato il nome anche ad una sorta di capsula contenente un amuleto, usata dagli etruschi e dagli antichi romani, portata anche come ornamento. Poteva essere di cuoio, di metallo, d'oro, liscia o lavorata.
Presso i Romani era anche un ornamento che contraddistingueva i ragazzi nobili. Il termine è inoltre un'antica variante di "bolla".
Questa medaglia raccoglieva amuleti contro gli spiriti cattivi. Bambini e bambine la ricevevano dopo otto giorni dalla nascita, d'oro per i patrizi, di cuoio per i plebei. Era il segno che erano nati liberi. I maschi deponevano la bulla a sedici anni, quando avevano raggiunto l'età adulta: le femmine attorno ai dodici anni con il matrimonio.[2]
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