Roditore di grandi dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 175 e 250mm, la lunghezza della coda tra 132 e 160mm, la lunghezza del piede tra 38 e 42mm, la lunghezza delle orecchie tra 20 e 27mm e un peso fino a 400g.[3]
Aspetto
La pelliccia è ruvida ed arruffata. Le parti superiori sono grigio-brunastre scure, cosparse di lunghi peli neri, mentre le parti ventrali sono grigie, talvolta con le punte dei peli giallastre. Il muso è corto, tozzo e leggermente all'insù. I piedi sono ricoperti di peli grigio-brunastri, le dita sono munite di lunghi e sottili artigli. La coda è più corta della testa e del corpo ed è uniformemente marrone scuro. Le femmine hanno da 5 a 10 paia di mammelle, più comunemente 7-9 paia. Il cariotipo è 2n=42 FN=58.
Biologia
Comportamento
È una specie terricola e notturna. È una discreta nuotatrice. Costruisce elaborati sistemi di tane e cunicoli, con 2-6 entrate, ognuna segnalata da un cumulo di terra, profondi fino a 60cm e all'interno solitamente è presente un solo individuo adulto. Ha un'indole alquanto feroce.
Alimentazione
Si nutre di parti vegetali, grano e piccoli animali, come crostacei e molluschi. Fanno irruzione nei campi coltivati. Sono considerati una seria piaga dagli agricoltori.
Riproduzione
Le femmine hanno un estro di 5 giorni, con intervalli di 62 giorni. Nella città di Calcutta è stato osservato un intervallo di soli 31-34 giorni. In Pakistan e India si riproduce durante tutto l'anno, mentre in Myanmar ci sono picchi durante la stagione secca, tra novembre e marzo. La gestazione dura 17-21 giorni. Le femmine danno alla luce 1-14 piccoli in Myanmar. Nel Pakistan, tra settembre e novembre, possono nascere insieme 14-18 piccoli, mentre nel resto dell'anno 5-10. Alla nascita il loro peso è di 3,5g. Aprono gli occhi dopo 14 giorni e vengono svezzati dopo 28 giorni. Raggiungono la maturità sessuale a circa 3 mesi.
Distribuzione e habitat
Questa specie è originaria del Pakistan settentrionale e sud-orientale, dell'India, Sri Lanka, Bangladesh e Myanmar. Successivamente è stata introdotta nello stato di Aceh, Sumatra settentrionale, Giava, sulle isole di Penang e Phuket ed anche presso Gedda, in Arabia Saudita e probabilmente anche in Kenya.
Vive principalmente nelle zone agricole come risaie e campi di grano e nelle zone urbane fino a 3.500 metri di altitudine. L'habitat originario include le aree paludose, le foreste decidue subtropicali e tropicali e le mangrovie.
La IUCN Red List, considerato il vasto areale, la tolleranza al degrado del proprio habitat, la popolazione numerosa e la presenza in numerose aree protette, classifica B.bengalensis come specie a rischio minimo (LC).[1]
Note
(EN) Aplin, K., Lunde, D., Frost, A. & Molur, S. 2008, Bandicota bengalensis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
(EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Bandicota bengalensis, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ªed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN0-8018-8221-4.
Ronald M. Novak, Walker's Mammals of the World, 6th edition, Johns Hopkins University Press, 1999. ISBN 9780801857898
V.C.Agrawal, Taxonomic studies on Indian Muridae and Hystricidae (Mammalia: Rodentia), in Records of the Zoological Survey of India, vol.180, 2000, pp.1-177.
Charles M.Francis, A Guide to the Mammals of Southeast Asia, Princeton University Press, 2008, ISBN978-0-691-13551-9.
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