Il riccio algerino (Atelerix algirus (Lereboullet, 1842)) è un mammifero appartenente alla famiglia Erinaceidae, diffuso nel bacino del Mediterraneo.[2]
![]() |
Questa voce sull'argomento Eulipotifli è solo un abbozzo.
Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia.
|
![]() | |
---|---|
![]() | |
Stato di conservazione | |
![]() Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Eulipotyphla |
Famiglia | Erinaceidae |
Genere | Atelerix |
Specie | A.algirus |
Il riccio algerino, come la maggior parte dei ricci africani, ha il muso appuntito e rivolto verso l'alto, cinque dita nelle zampe anteriori e quattro in quelle posteriori, tutte dotate di cuscinetti plantari. La femmina del riccio algerino ha dalle due alle cinque paia di mammelle.
![]() |
Questa sezione sull'argomento animali è ancora vuota. Aiutaci a scriverla!
|
Atelerix algirus è originario dei paesi costieri del bacino del Mediterraneo meridionale, dal Marocco alla Libia, ed è stato in tempi storici introdotto dall'uomo nelle aree costiere della Spagna ed in varie isole tra cui le isole Canarie, le isole Baleari, Malta e Gerba.[1]
Si adatta ad habitat semidesertici ma è presente anche in ambienti di macchia xerofila, in pascoli, campi coltivati ed ambienti rurali antropizzati, dal livello del mare sino a 400 m di altitudine.
Altri progetti
![]() | ![]() |