Il salice fragile (Salix fragilis L., 1753) è un piccolo albero dioico e deciduo appartenente alla famiglia delle Salicaceae.
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Progetto:Forme di vita - implementazione Classificazione APG IV.
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Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Ordine | Malpighiales |
Famiglia | Salicaceae |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Sottoregno | Tracheobionta |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Dilleniidae |
Ordine | Salicales |
Famiglia | Salicaceae |
Genere | Salix |
Specie | S. fragilis |
Nomenclatura binomiale | |
Salix fragilis L., 1753 | |
Nomi comuni | |
Salice fragile | |
La pianta può raggiungere altezze comprese tra i 2 ed i 15 metri. Il fusto è ricoperto da una corteccia screpolata e di colore grigio-nero. I rami giovani sono piuttosto fragili e di colore variabile dal giallo chiaro al rosso chiaro.
Le foglie sono lunghe 12-16 centimetri, lanceolate e con margine seghettato. La faccia inferiore è di colore grigio-verde mentre quella superiore è lucida e di colore verde chiaro.
I fiori sono raggruppati in amenti unisessuali. Essendo una specie dioica i fiori maschili e femminili si sviluppano su individui separati.
Il frutto è una capsula dotata di peduncolo entro la quale si trova il seme. La fioritura avviene tipicamente tra febbraio ed aprile, prima della comparsa delle nuove foglie.
Vegeta in Europa, Asia occidentale fino alla Siberia ed è stato introdotto in America settentrionale[1]. Il suo habitat naturale è rappresentato dalle aree di bosco umido e dal greto di fiumi, torrenti e ruscelli. Vegeta a quote comprese tra 0 e 1.000 metri.
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