Bovista plumbea Pers., 1795 è una specie di fungo della famiglia Agaricaceae.[1]
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Fungi |
Divisione | Basidiomycota |
Sottodivisione | Agaricomycotina |
Classe | Agaricomycetes |
Sottoclasse | Agaricomycetidae |
Ordine | Agaricales |
Famiglia | Agaricaceae |
Genere | Bovista |
Specie | B. plumbea |
Nomenclatura binomiale | |
Bovista plumbea Pers., 1795 | |
? Caratteristiche morfologicheBovista plumbea | |||
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![]() Cappello no |
![]() Imenio liscio |
![]() Lamelle no |
![]() Sporata marrone |
![]() Velo ND |
![]() Carne immutabile |
![]() Saprofita |
![]() Commestibile |
Si riconosce per la cuticola (esoperidio) fragile, che si rompe come un uovo.
Dal latino plumbeus = color piombo, per il colore che assume quando matura.
Di forma globosa, aderente al suolo per rizoidi miceliari; 2–4 cm di diametro, con un involucro esterno (esoperidio) bianco, sottile e fragile ed uno interno (endoperidio) relativamente tenace inizialmente di colore bianco, a maturità grigio-piombo che si rompe alla sommità per l'emissione delle spore.[2][3]
Bianca negli esemplari giovani, poi gradatamente verdastra-bruna sino a trasformarsi in polvere bruna.[2][3]
4,5-6 x 4.5-5.5μ µm, ovali e brune in massa.[2][3]
Dalla primavera all'autunno, nei pascoli e prati incolti. Ubiquitaria. È diffusa in Europa.[2][3]
Commestibile buono ma rende bene solamente "impanato"; cotto in altri modi è risultato un commestibile molto mediocre.
Come tutte le "vesce" è commestibile solo finché la gleba è bianco-candida.[2][3]
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