La vipera dell'Orsini (Vipera ursinii (Bonaparte, 1835) è un serpente della famiglia dei Viperidi che vive in alcune regioni d'alta quota dell'Europa centrale e meridionale.[2] Il nome è un omaggio al naturalista ascolano Antonio Orsini (1788-1870). In Italia è presente in alcune aree dell'Appennino centrale, ma è specie rara a causa dell'alterazione del suo habitat naturale da parte dell'uomo e per questo è considerata specie protetta da varie convenzioni internazionali tra cui il CITES.
È caratterizzata da un corpo tozzo e da una testa stretta; è lunga fino a 50 cm. La sua colorazione è grigio-crema o rossastra, con un'elegante striscia a zig-zag bruna o nera sul dorso.
Biologia
Generalmente è diurna e trascorre il giorno cacciando e riscaldandosi al sole ai margini dei cespugli. Si nasconde al minimo segnale di pericolo entro buchi nel terreno, cavità della roccia, e nel fitto intreccio dei ginepri. I maschi combattono per le femmine durante il periodo degli accoppiamenti che avvengono solitamente a maggio, e le femmine partoriscono 2-5 figli in agosto o settembre. Preda soprattutto insetti ortotteri, ma non disdegna lucertole e piccoli roditori.
La vipera dell'Orsini abita esclusivamente le praterie di alta quota e conduce vita solitaria eccetto nel periodo riproduttivo, quando la si vede in coppia o in gruppi di maschi nell'atto del combattimento per conquistare la femmina.
È dotata di un apparato velenifero funzionante, ma assai debole, anche per le dimensioni ridotte delle zanne; morde rarissimamente ed ha un carattere molto mansueto: un suo eventuale morso non comporta in genere danni rilevanti. Vive dai 7 ai 10 anni.
Note
(EN) European Reptile & Amphibian Specialist Group 2009, Vipera ursinii, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
Vipera ursinii, su The Reptile Database. URL consultato il 24 luglio 2014.
Filippi, E., Luiselli, L, Aspects of the ecology and conservation of the Meadow Viper, Vipera ursinii, in the Duchessa Mountains Natural Park (Latium, central Italy), in Herpetological Bulletin, 2003, 86: 5-9.
Reading, C. J., Luiselli, L., Akani, G. C., Bonnet, X, Amori, G., Ballouard, J. M., Filippi, E., Naulleau, G. Pearson, D, Rugiero, L, Are snake populations in widespread decline?, in Biology Letters, 2010 6: 777-780.
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