La sinclairella (Sinclairella dakotensis) è un mammifero estinto, appartenente agli apatoteri. Visse tra l'Eocene superiore e l'Oligocene inferiore (circa 37 - 30 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Nordamerica.
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Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Sottoclasse | Theria |
Infraclasse | Eutheria |
Superordine | Ferae |
Ordine | Cimolesta |
Sottordine | Apatotheria |
Famiglia | Apatemyidae |
Genere | Sinclairella |
Specie | S. dakotensis |
Noto solo per il cranio, questo mammifero primitivo doveva avere un aspetto vagamente simile a quello di uno scoiattolo; la caratteristica più rilevante della sinclairella, però, è data dagli enormi incisivi frontali, in particolare quelli della mascella superiore. Cresciuti a dismisura, questi grandi denti sporgevano oltre le mascelle e dovevano essere uno strumento efficacissimo per rompere gusci duri. In questo, i denti della sinclairella assomigliano a quelli dei roditori, ma sono decisamente più sviluppati. Anche i denti inferiori mostrano un alto grado di sviluppo, ma senza raggiungere le dimensioni di quelli superiori. Il cranio, massiccio e compatto, doveva essere in grado di sopportare le pressioni esercitate da un morso “tritatutto” come quello operato dalle possenti mascelle.
Altri animali simili alla sinclairella sono noti nei giacimenti eocenici di Europa e Nordamerica: in particolare Heterohyus del giacimento di Messel (Germania) è conosciuto per esemplari completi magnificamente conservati, che mostrano altre specializzazioni negli arti anteriori. Forse questi animali, noti generalmente come apatemiidi (Apatemyidae), erano piccoli arboricoli dalle abitudini simili a quelle degli scoiattoli, che si nutrivano di vegetali dal guscio duro o di insetti forniti di uno spesso carapace.