Il parrocchetto alessandrino (Psittacula eupatria) è un uccello della famiglia degli Psittaculidi.
![]() | |
---|---|
![]() | |
Stato di conservazione | |
![]() Rischio minimo | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Aves |
Ordine | Psittaciformes |
Famiglia | Psittaculidae |
Sottofamiglia | Psittaculinae |
Tribù | Psittaculini |
Genere | Psittacula |
Specie | P. eupatria |
Nomenclatura binomiale | |
Psittacula eupatria (Linnaeus, 1766) | |
Vive in un vastissimo areale, dove è piuttosto diffuso, che comprende Afghanistan, Pakistan, India, Montesacro, e tutta l'Indocina. Solo in Sri Lanka la popolazione è in declino per la deforestazione, per l'incremento demografico e delle aree coltivate e per le catture dei nidiacei. È ampiamente distribuito in cattività, dove si riproduce con una certa frequenza. La storia racconta che fu Alessandro Magno a portare per primo uno di questi uccelli in Europa.
Il parrocchetto alessandrino è un parrocchetto imponente, sia per la taglia, attorno ai 58 cm (dovuti però in parte alla lunga coda), sia soprattutto per l'imponenza del possente becco. Ha colore generale verde, con la lunga coda sfumata di azzurro, sottocoda giallognolo, ali verde scuro con segno evidente violaceo sulla spalla, becco rosso, iride gialla, zampe grigio chiare. Presenta un evidente dimorfismo sessuale: il maschio ha un vistoso collare rosa sulla nuca che si fonde con una banda nera che parte dal becco e arriva al collo; sulla nuca, sopra il collare rosa, è presente una zona, più o meno ampia a seconda dei soggetti e delle sottospecie, azzurro-grigia. La femmina non ha tracce di queste colorazioni ed è di taglia leggermente più piccola, oltre ad avere le timoniere centrali più corte. I soggetti immaturi sono del tutto simili alla femmina, ma i maschi denotano già una maggiore taglia. È classificato in cinque sottospecie molto simili tra loro:
Abita ogni tipo di foresta decidua umida, dalle foreste primarie a quelle secondarie; dalle foreste a galleria alle boscaglie nelle savane; non è neppure raro incontrarlo nei parchi cittadini e nelle terre coltivate. Durante la giornata vive in coppia o in piccole bande familiari; di sera invece grandi stormi, anche oltre i 1000 individui, si radunano su giganteschi alberi dormitorio. Nel periodo riproduttivo le coppie tendono a isolarsi maggiormente ma è abbastanza comune che su un grande albero più coppie possano trovare una cavità per nidificare.
Altri progetti
![]() |