Liphistius owadai ONO & SCHWENDINGER, 1990 è un ragno appartenente al genere Liphistius della famiglia Liphistiidae.
![]() | |
---|---|
![]() | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Protostomia |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Chelicerata |
Classe | Arachnida |
Ordine | Araneae |
Sottordine | Mesothelae |
Famiglia | Liphistiidae |
Genere | Liphistius |
Specie | L. owadai |
Nomenclatura binomiale | |
Liphistius owadai ONO & SCHWENDINGER, 1990 | |
Il nome del genere deriva dalla radice prefissoide greca λιπ-, lip-, abbreviazione di λιπαρός, liparòs cioè unto, grasso, e dal sostantivo greco ἱστίον, istìon, cioè telo, velo, ad indicare la struttura della tela che costruisce intorno all'apertura del cunicolo.[1]
Il nome proprio deriva dal dottor Mamoru Owada del National Science Museum di Tokyo che, durante la ricerca di esemplari a Thung Salaeng Luang, venne morso da molte zanzare del genere Aedes e prese una febbre persistente.[2]
Ragno primitivo appartenente al sottordine Mesothelae: non possiede ghiandole velenifere, ma i suoi cheliceri possono infliggere morsi piuttosto dolorosi[3]
Questa specie è simile a L. desultor, L. bicoloripes e L. ornatus nell'aspetto generale: in tutte queste specie, infatti, le femmine hanno i femori e il carapace di colore arancio. In particolare da L. ornatus differisce per la taglia più piccola, per la patellae delle zampe più sottili e per i tergiti addominali di colore marrone. Per quanto concerne i genitali femminili ha il poreplate (area dei genitali femminili interni coperta da una zona priva di pori) e il gambo posteriore nettamente più ampi di quelli di L. ornatus; l'apertura dorsale del ricettacolo sul poreplate è situata più posteriormente e i lobi laterali del poreplate stesso sono più allargati. La stretta relazione degli esemplari femminili con L. ornatus è quindi apparente.[2]
Il bodylenght (lunghezza del corpo senza le zampe), esclusi anche i cheliceri, è di 14 millimetri nei maschi. Il cefalotorace è di poco più lungo che largo, circa 6,7 x 6,5 millimetri. I cheliceri hanno 10 denti al margine anteriore delle zanne. L'opistosoma è anch'esso più lungo che largo nei maschi, circa 7,4 x 6,4 millimetri.[2]
Questi ragni sono stati principalmente rinvenuti in ambiente di foresta pluviale.[2]
Nei maschi il carapace è bruno nocciola chiaro, i cheliceri nerastri, le zampe e i pedipalpi sono bruno-nocciola con anulazioni. L'opistosoma à grigio scuro con chiazze marroni e la parte ventrale è beige chiaro; i tergiti sono uniformemente bruno scuri. Nelle femmine il carapace è giallo scuro, con bande marrone scuro come i margini laterali ed anteriori; i cheliceri sono giallo nerastri; i tarsi e i metatarsi delle zampe sono neri; L'opistosoma è beige chiaro macchiato di marrone scuro.[2]
Rinvenuta a Thung Salaeng Luang, collina della provincia thailandese di Phitsanulok.[2]
![]() |