Il carcarino[1] (Leptocharias smithii Müller & Henle, 1839) conosciuto anche come squalo segugio dai barbigli[2] o palombo atlantico o palombo barbuto, è l'unica specie appartenente al genere Leptocharias, che a sua volta è l'unico della famiglia Leptochariidae.
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Carcarino
Il disegno dello squalo ad opera dei due biologi scopritori, 1838
Squalo segugio dai barbigli, Palombo atlantico, Palombo barbuto
Areale
Distribuzione e habitat
Se ne trovano nell'Oceano Atlantico orientale, dalla Mauritania fino alla Namibia[3].
Abitano le acque con profondità compresa tra i 10 ed i 75 metri[3], ma preferiscono raggiungere al massimo i 60 metri[4]. Abitano le zone della piattaforma continentale, in modo particolare le foci di grani fiumi ed i fondali fangosi. Preferiscono acque con salinità compresa tra 35 e 36 ppt e concentrazione di ossigeno compresa tra 3 e 4 ppm[3].
Descrizione
Il maschio raggiunge lunghezze di 77cm, la femmina di 82[3]. Sono caratterizzati da dimorfismo sessuale per quanto riguarda i denti: il maschio ha una zanna anteriore molto allargata[3]. Assomigliano alle specie del genere Mustelus, ma le loro narici sono caratterizzati da lembi che si dipartono in barbigli distinti[5].
Riproduzione
Il metodo di riproduzione è la viviparità[6]. Mettono al mondo al massimo 7 cuccioli per volta[3]. Il tempo minimo di raddoppio della popolazione è di 14 anni[3].
Alimentazione
Si nutre principalmente di piccoli organismi litorali e dei fondali come crostacei, piccoli pesci ossei, spugne e polpi[3].
Pesca
Questi squali sono oggetto di pesca per l'alimentazione umana: utilizzati freschi, affumicati, salati ed essiccati. Inoltre la loro pelle è utilizzata per la produzione di cuoio[3].
Antonio Nonnis, Leptocharias smithii, su squali.com. URL consultato il 20 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2018).
Compagno, L.J.V. 1984 FAO species catalogue. Vol. 4. Sharks of the world. An annotated and illustrated catalogue of shark species known to date. Part 2 - Carcharhiniformes. FAO Fish. Synop. 125(4/2):251-655.
Maigret, J. and B. Ly 1986 Les poissons de mer de Mauritanie. Science Nat., Compiègne. 213 p.
Bass, A.J., P.C. Heemstra and L.J.V. Compagno 1986 Carcharhinidae. p. 67-87. In M.M. Smith and P.C. Heemstra (eds.) Smiths' sea fishes. Springer-Verlag, Berlin.
Dulvy, N.K. and J.D. Reynolds 1997 Evolutionary transitions among egg-laying, live-bearing and maternal inputs in sharks and rays. Proc. R. Soc. Lond., Ser. B: Biol. Sci. 264:1309-1315.
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