L'amaranto di roccia (Lagonosticta sanguinodorsalis Payne, 1998) è un uccello passeriforme della famiglia degli Estrildidi[2].
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Stato di conservazione | |
![]() Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Classe | Aves |
Sottoclasse | Neornithes |
Superordine | Neognathae |
Ordine | Passeriformes |
Sottordine | Oscines |
Infraordine | Passerida |
Superfamiglia | Passeroidea |
Famiglia | Estrildidae |
Genere | Lagonosticta |
Specie | L. sanguinodorsalis |
Nomenclatura binomiale | |
Lagonosticta sanguinodorsalis Payne, 1998 | |
Misura circa 10–11 cm di lunghezza, coda compresa.
Nel maschio la faccia, la gola, il petto, il ventre, la groppa ed il codione sono di colore rosso cupo, mentre fronte, vertice e nuca sono grigi, le ali ed il dorso sono di colore rosso-bruno e la coda è nera: ai lati del petto sono presenti della machcie biancastre tondeggianti. Le femmine presentano colorazione rossa appena accennata (tranne che nella zona facciale e sul codione, dove il rosso è ben evidente) e presentano punteggiatura più rada e opaca sul petto, con macchie di colore grigiastro. Gli occhi sono di colore bruno-rossiccio, le zampe sono di colore carnicino, il becco è nero.
Nel complesso, l'amaranto di roccia appare assai simile all'affine amaranto di Reichenow, rispetto al quale presenta colorazione rossa dorsale ancora più evidente ed estesa.
Trattandosi di una specie riconosciuta come tale solo nel 1998, mancano studi approfonditi sulle abitudini di questa specie: si ritiene, tuttavia, che esse non differiscano significativamente da quelle delle altre specie di amaranto, che vivono in coppie o piccoli gruppi familiari e si nutrono di piccoli semi e insetti.
Questa specie subisce parassitismo di cova da parte della vedova dell'altopiano di Jos[3].
L'amaranto di roccia è endemico dell'altopiano di Jos, in Nigeria centro-settentrionale, dove questi uccelli colonizzano le aree prative alberate e cespugliose: si pensa tuttavia che esso sia diffuso anche nel Camerun settentrionale[3].
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