Psychotria viridis Ruiz & Pav., 1799 è un arbusto della famiglia delle Rubiaceae.
![]() |
Progetto:Forme di vita - implementazione Classificazione APG IV.
Il taxon oggetto di questa voce deve essere sottoposto a revisione tassonomica. |
![]() |
![]() | |
---|---|
![]() | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Ordine | Gentianales |
Famiglia | Rubiaceae |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Rubiales |
Famiglia | Rubiaceae |
Sottofamiglia | Rubioideae |
Tribù | Psychotrieae |
Genere | Psychotria |
Specie | P. viridis |
Nomenclatura binomiale | |
Psychotria viridis Ruiz & Pav., 1799 | |
È una specie nota soprattutto per il suo utilizzo nella medicina tradizionale pre-colombiana, come ingrediente per la preparazione della ayahuasca, un estratto vegetale preparato dagli sciamani dei popoli amazzonici e andini, usato principio enteogeno per i riti di visione e di comunicazione con il divino[1]. Ha molte denominazioni locali, tra le quali chacruna o chacrona (dalla lingua quechua chaqry= mescolare).
Deve le sue proprietà all'alto contenuto di alcaloidi psicoattivi, in particolare di dimetiltriptamina (DMT)[2].
È una specie a portamento arbustivo, sempreverde, che può raggiungere i 5 m di altezza.
Il fusto è legnoso e nella parte media e inferiore, in corrispondenza dei punti di inserzione delle foglie opposte, presenta una serie di zone scarificate orizzontali di 0.3–1 mm, che recano sul margine superiore una fitta peluria di sottili tricomi lunghi 0.5–1 mm, di colore rosso brunastro (Figura A). Nella parte superiore del fusto questo carattere è oscurato dalla presenza di stipole (vedi sotto), che ricoprono i tricomi.
La parte superiore del fusto presenta diverse di paia di stipole, strutture foliari che si differenziano alla base del picciolo (Figura A). Sono di forma ellittica, lunghe 5-25 x 4–12 mm, fortemente angolate all'apice, di consistenza membranosa, ciliate lungo il margine superiore.
Le foglie (Figura B) sono opposte, ovali, di colore verde brillante, generalmente lunghe 5–15 cm e larghe 2–6 cm, ricoperte da una sottile peluria sulla faccia inferiore, con 5-10 paia di venature secondarie ed un picciolo lungo 1–10 mm. La superficie inferiore della foglia presenta numerose foveole (vedi sotto). Quando vengono essiccate assumono una colorazione bruno-rossastra.
Si tratta di piccole tasche situate sulla faccia inferiore delle foglie nei punti di intersezione tra la venatura principale e le venature secondarie. Fungono da riparo per piccoli organismi simbionti come gli acari, che proteggono la pianta dagli attacchi di funghi e altri microorganismi erbivori. Misurano 1.5–5 mm x 0.5–1 mm, e sono generalmente di forma conica (Figure C). Possono tuttavia variare in forma e dimensioni nelle differenti piante (Figure C, D, E, F), e possono essere più o meno numerose da una foglia all'altra o essere assenti in alcune foglie.
I frutti sono delle piccole bacche rosse riunite in grappoli, contenenti quattro piccoli semi di colore marrone.
Il suo areale si estende dal Messico meridionale a buona parte del Centroamerica (Belize, Costa Rica, Nicaragua, Panama, Cuba, Haiti) e alla fascia tropicale del Sudamerica (Venezuela, Bolivia, Colombia, Ecuador, Perù e Brasile) [3].
Cresce su suoli ricchi e fertili nelle aree soleggiate della foresta tropicale.
Si propaga da seme o per talea foliare.
Psychotria viridis ha un alto contenuto di alcaloidi, in particolare di derivati della triptamina (N,N-DMT, 5-MeO-DMT , 5-MeO-NMT, bufotenina) e di 2-metil THbC (N-metil-tetraidro-b-Carbolina). La dimetiltriptamina (N,N-DMT), che può arrivare a rappresentare lo 0.1-0.61 % del peso secco della pianta, è il principale responsabile degli effetti psicoattivi [2][4].
Assieme a Banisteriopsis caapi è uno dei costituenti principali della ayahuasca, una bevanda rituale enteogena utilizzata dagli sciamani dei popoli amazzonici e andini.
Gli effetti, che appaiono dopo circa un'ora dall'ingestione e durano da 4 a 6 ore, consistono in euforia, alterazioni della percezione visiva e auditiva, alterazioni della percezione del tempo e dello spazio. Può provocare alterazioni del sistema nervoso autonomo con comparsa di sudorazione profusa, nausea, vomito, tremori, aumento della temperatura corporea, midriasi [4].
Altri progetti