Le specie del genere Polypodium L. sono piante rizomatose, con squame di colore bruno. Fronde lunghe fino a 80cm ovato-lanceolate o triangolari , pennate con pinnule intere. Sori rotondeggianti, gialli in maturazione rosso ruggine durante la sporificazione disposti a coppie al di sotto delle pinnule. Sporangi con anulus con 11-15 ispessimenti, spore numerose con perisporio da 70 a 100µm.[2]
Biologia
Come tutte le pteridofite, Polypodium ha un ciclo biologico aplodiplonte, con alternanza di generazione gametofitica e sporofitica.
Lo sporofito adulto è indipendente dal gametofito. I leptosporangi sono riuniti in gruppi e protetti da uno strato protettivo detto indusio; sporangi e indusio, insieme, formano un soro.
All'interno degli sporangi avviene una meiosi che produce spore aploidi, le quali germinano e producono un gametofito a forma di cuore, di dimensioni ridotte e capace di foto-sintetizzare; esso porta sia anteridi che archegoni. Gli spermatozoidi che hanno origine negli anteridi, essendo flagellati, nuotano nell'acqua (le felci sono caratteristiche, infatti, di zone umide) e raggiungono l'archegonio per dare il via alla fecondazione.
Una volta che il giovane sporofito si è ancorato al suolo, il gametofito muore.
Il ciclo biologico descritto è esemplificativo per tutti i taxa isosporei.
Tassonomia
In Italia, questo genere è presente con tre specie:[2]
Polypodium vulgare L. microtermo. Solitamente concentra la sporificazione nella stagione calda,
Polypodium cambricum L. termofilo. Solitamente concentra la sporificazione nella stagione fredda, fronde lunghe 80 centimetri da largamente triangolari a lanceolate, pinne indivise a margini interi o più o meno seghettati. Sori rotondeggianti, disposti sotto le pinne a coppie divise dalla nervatura centrale, anuulus con parete ispessita fino a 11. Perisporio largo 84µm. Diffusa in tutte le regioni da 0 a 1 000 metri, sporificazione da dicembre a maggio. Su rupi, muri alberi.
Polypodium interjectum Shivas igrofilo, Solitamente concentra la sporificazione nella stagione fredda. Fronde lunghe fino a 70 centimetri, da strettamente ovata a ovato lanceolata
E i loro ibridi
Polypodium x shivasiae Rothm = (P. cambricum L. x P. interjectum Shiva)
Polypodium x font-queri Rothm = (P. cambricum L x P. vulgare L.)
Polypodium x mantoniae Rothm = ( P. interjectum Shiva x P. vulgare L.)
Note
(EN) Polypodium, su The Plant List. URL consultato il ottobre 2017.
Dino Marchetti, Pteridofite d'Italia (PDF), in Annali dei Musei civici di Rovereto, Vol.19, Rovereto, 2003, pp.136-139. URL consultato il 14 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 15 novembre 2017).
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