Plumbago L., 1753 è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Plumbaginaceae[1], volgarmente chiamate piombaggine.
![]() |
Progetto:Forme di vita - implementazione Classificazione APG IV.
Il taxon oggetto di questa voce deve essere sottoposto a revisione tassonomica. |
![]() |
![]() | |
---|---|
![]() | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Caryophyllales |
Famiglia | Plumbaginaceae |
Genere | Plumbago L., 1753 |
Specie | |
Le specie di Plumbago possono essere cespugliose o rampicanti.
I fiori sono riuniti in infiorescenza a grappolo e sono di colore dal bianco al lilla.
Alcune specie possiedono dei peli ghiandolari sui sepali che ricordano strutturalmente i tentacoli di Drosera e Drosophyllum[2]. La funzione di queste strutture non è ancora chiara. Secondo alcuni, essi aiutano la pianta nella dispersione dei semi, facendoli meglio aderire agli organismi deputati alla loro dispersione[3], altri invece notano che su alcune specie (per esempio Plumbago auriculata), rimangono intrappolati piccoli insetti striscianti. Ciò può significare che i tentacoli si siano evoluti per escludere gli insetti striscianti e favorire gli impollinatori volanti o forse per proteggersi dagli insetti predatori[2].
Il genere è diffuso nelle regioni tropicali e subtropicali del mondo intero, esclusa l'Australia[4].
Il genere comprende le seguenti specie:[1]
Si possono propagare attraverso talea semilegnosa.[4] Oppure tramite la semina.
Altri progetti
![]() |