Della famiglia fanno parte specie di grande interesse commerciale come ad esempio fibre tessili (cotone, iuta, kenaf), piante ornamentali (es. Ibisco), piante alimentari (gombo, carcadè).
Descrizione
Stame al microscopio
Nella sottofamiglia delle Malvoidee (che approssimativamente corrisponde alla delimitazione classica) le foglie sono spiralate provviste di stipole.
I fiori, per lo più isolati, sono ermafroditi, attinomorfi.
Il calice, formato da 5 sepali saldati alla base, è spesso raddoppiato all'esterno da un calicetto, la corolla è costituita da 5 petali liberi o concresciuti alla base. L'androceo è formato da numerosi stami saldati per i filamenti a formare una tipica struttura a tubo che avvolge lo stilo. Il gineceo è formato da 5 - molti carpelli che formano un ovario supero; ciascun carpello contiene un solo ovulo.
Il frutto è un poliachenio, costituito da tanti mericarpi quanti sono i carpelli che a maturità si separano per distruzione del ricettacolo (es. Malva) o una capsula loculicida.
Tassonomia
La famiglia comprendente circa 250 generi e oltre 4 000 specie.[1]
La classificazione filogenetica suddivide la famiglia Malvaceae nelle seguenti sottofamiglie (♦ indica cladi poco supportati <80%):[2][3][4]
Byttnerioideae: 26 generi, 650 specie. Pantropicali, in particolare in Sud America
Brownlowioideae: 8 generi, circa 70 specie. Per lo più palaeotropicali.
Helicteroideae: 12 generi, circa 90 specie. Tropicali, in particolare nel Sud-Est Asiatico.
♦
Malvoideae: 78 generi, 1 670 specie. Da temperate a tropicali.
Bombacoideae: 16 generi, 120 specie. Tropicali, in particolare Africa, nelle Americhe e in Oceania.
L'attuale classificazione attribuisce alle Malvaceae anche generi che la classificazione tradizionale assegnava alle famiglie Bombacaceae, Sterculiaceae e Tiliaceae.
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