Hippocastanaceae A.Rich., 1823 è una famiglia dell'ordine Sapindales.[1]
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Rosidae |
Ordine | Sapindales |
Famiglia | Hippocastanaceae A.Rich., 1823 |
La classificazione APG IV non riconosce questo raggruppamento e assegna i generi in esso compresi alla sottofamiglia Hippocastanoideae delle Sapindaceae.[2]
Sono piante arboree presenti nelle regioni temperate dell'emisfero settentrionale. Sono alberi decidui alti fino a quaranta metri, a portamento espanso e chioma ampia, con tronco e rami ricoperti da una corteccia liscia, successivamente fessurata longitudinalmente.
Gli ippocastani sono piante arboree alte fino a quindici metri, con corteccia bruno-scura che si desquama in placche poliedriche, irregolari nel legno maturo, ma che si presenta bruno chiara e piena di piccoli peli nei rami giovani. Le foglie sono profondamente divise in sette lobi lanceolati e con margine finemente seghettato e punta acuminata. Fioriscono in aprile o maggio e presentano fiori numerosi divisi in pannocchie terminali erette, con calice a cinque lobi, petali irregolarmente spatolati, ondulati, con una chiazza rossa o gialla al centro. I frutti sono ovoidi, ricoperti da aculei erbacei, contenenti una castagna lucida. Inoltre, sono caratterizzate da un contenuto allergenico basso o assente[3].
Sono presenti in tutto il territorio subspontaneo fino a 1300 metri.[senza fonte]
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L’Ippocastano è stato incluso tra gli alberi o arbusti consigliati per l’arredo urbano e il verde ornamentale[3].
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