Comprende specie erbacee perenni, bulbose, di cui la più nota è Freesia refracta e i suoi numerosi ibridi e cultivar.
Descrizione
Fornita di cormo, con grappoli di corolle profumatissime, campanulate, in vari colori quasi sempre maculati di giallo. Ha un piccolo bulbo ovale, foglie a forma di spada lunghe 20–30cm e larghe circa 2cm, scapo floreale più lungo delle foglie, spesso curvato e ramificato, terminato da una spiga con 6-12 fiori rivolti verso l'alto, tubulosi, di circa 3cm di diametro, di colore variabile dal bianco puro, crema, giallo a tinte più vivaci dall'arancio, al rosso, al blu, al viola. I semi sono grossi e tondeggianti.
È utilizzata come pianta ornamentale nei giardini delle regioni a clima invernale mite, per la coltivazione in vaso nelle zone a clima invernale rigido. Inoltre, ne viene estesamente impiegata l'essenza odorifera in numerosi prodotti di profumeria[2][3].
L'utilizzo prevalente è nella coltivazione industriale, localizzata prevalentemente in Liguria, per la produzione del fiore reciso, commercializzato d'inverno e all'inizio della primavera, con fioritura in pieno campo da fine febbraio, anticipata con l'ausilio di cassoni vetrati.
Metodi di coltivazione
Freesia refracta
Facile da coltivare, teme il gelo, è sufficiente una brinata per compromettere un'intera stagione, richiede pertanto località a clima temperato mite, in posizione ben esposta al sole, riparata dai venti freddi, con eventuale copertura invernale, nel Nord Italia viene coltivata in vaso per poterla riparare d'inverno in serra o in lettorini caldi, vuole terreno sciolto e regolari concimazioni liquide[4].
I bulbi (cormi) si piantano fittamente in agosto-settembre, sia in piena terra che in vaso per la forzatura in serra.
La vegetazione inizia alla fine dell'estate e continua fino a no le infiorescenze, durante tutto il periodo vegetativo le piante vanno concimate frequentemente con fertilizzanti liquidi.
Dopo la fioritura, con il riposo vegetativo, i bulbi vengono tolti dal terreno e conservati in luogo idoneo, fino al momento della piantagione.
La moltiplicazione con la semina, che permette di evitare le frequenti virosi che colpiscono i bulbi, si effettua in aprile inizio maggio, in piena terra o in vaso, in luogo ombreggiato, l'accrescimento delle piantine è molto rapido in autunno, tanto da essere pronte a fine inverno ad un'abbondante fioritura, anche per la raccolta del fiore reciso; la moltiplicazione da seme ha lo svantaggio di prolungare il periodo di cure colturali.
Avversità
Freesia refracta
Gelate – la pianta teme il gelo e le brinate, che possono gravemente danneggiarla
Funghi
Fusariosi - specie del genere Fusarium causano il marciume secco della parte ipogea, con conseguente ingiallimento delle foglie
Marciume asciutto - le foglie attaccate da Sclerotinia gladioli (Whetz.), ingialliscono per poi presentare macchie brunastre, il bulbo può presentare tacche brunastre e poi disseccare (gangrena secca); l'attacco in condizioni ambientali freddo-umide provoca la mummificazione dell'intera pianta, che forma un unico ammasso
Virus
Male del mosaico - sulle foglie colpite si osservano aree giallastre che col tempo assumono una colorazione biancastra, infine seccano
Note
(EN) Freesia, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 26/7/2021.
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