È una cicade a portamento arborescente, con fusto eretto o decombente, alto sino a 10m e con diametro di 35–45cm, spesso con fusti secondari che si originano da polloni basali.[3]
Le foglie, pennate, disposte a corona all'apice del fusto, sono lunghe 1,2-1,5m, sorrette da un picciolo lungo 30–40cm con base densamente tomentosa, e composte da numerose paia di foglioline lanceolate, coriacee, lunghe sino a 20cm, con margine intero o occasionalmente con una sola spina sul margine inferiore e apice acuminato.
È una specie dioica, con esemplari maschili che presentano da 1 a 8 coni cilindrici o strettamente ovoidali, eretti, lunghi 30–55cm e larghi 8–12cm, di colore verde e ricoperti da un tomento brunastro, ed esemplari femminili con 1-6 coni cilindrici, lunghi circa 35–45cm e larghi 17–20cm, dello stesso colore dei coni maschili.
I semi sono grossolanamente ovoidali, lunghi 3-3,5cm, ricoperti da un tegumento dal giallo al bruno.
Distribuzione e habitat
L'areale di questa specie è ristretto alla parte superiore del bacino dell'Olifants River, nei distretti di Witbank e Middelburg delle provincie di Gauteng e Mpumalanga (Sudafrica). Si trova ad altitudini comprese tra 1100 e 1400m.[1]
Conservazione
La popolazione di E. middelburgensiss ha subito negli ultimi decenni un costante declino, dovuto in gran parte alla raccolta illegale per il mercato del collezionismo, ed è attualmente stimata in circa 120 esemplari. Per tale motivo la IUCN Red List la classifica come specie in pericolo critico di estinzione (Critically Endangered)[1].
La specie è inserita nella Appendice I della Convention on International Trade of Endangered Species (CITES)[4]
Note
(EN) Donaldson, J.S. 2010, Encephalartos middelburgensis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
CITES - Appendices I, II and III (PDF), su Convention On International Trade In Endangered Species Of Wild Fauna And Flora, International Environment House, 2011 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2012).
Bibliografia
Whitelock, Loran M., The Cycads, Timber press, 2002, ISBN0-88192-522-5.
Haynes J.L, World List of Cycads: A Historical Review (PDF), su cycadsg.org, IUCN/SSC Cycad Specialist Group, 2011 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
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