Encephalartos humilis I.Verd., 1951 è una pianta appartenente alla famiglia delle Zamiaceae, endemica del Sudafrica.
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Stato di conservazione | |
![]() Vulnerabile[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Cycadophyta |
Classe | Cycadopsida |
Ordine | Cycadales |
Famiglia | Zamiaceae |
Genere | Encephalartos |
Specie | E. humilis |
Nomenclatura binomiale | |
Encephalartos humilis I.Verd., 1951 | |
È una cicade acaule, con fusto, in gran parte sotterraneo, che non supera i 50 cm di altezza e con diametro di 15–20 cm, talora con fusti secondari che si originano da polloni basali.[2]
Le foglie, pennate, da 5 a 8, disposte a corona all'apice del fusto, sono lunghe 30–50 cm, sorrette da un picciolo lungo circa 10 cm, e composte da numerose paia di foglioline lanceolate, coriacee, lunghe sino a 13 cm, con margine intero e circa 9 venature parallele sulla faccia inferiore, inserite su un rachide giallo-verdastro.
È una specie dioica, con esemplari maschili che presentano coni fusiformi, sessili, lunghi 15–20 cm e larghi 4–5 cm, di colore grigio-brunastro, ed esemplari femminili con un cono solitario grossolanamente cilindrico, lungo circa 25 cm e largo 8–10 cm, del medesimo colore di quelli maschili.
I semi sono grossolanamente ovoidali, lunghi 2,5-3,5 cm, ricoperti da un tegumento di colore da giallo chiaro ad arancio.
L'areale di questa specie è ristretto alla provincia di Mpumalanga, nel Sudafrica nord-orientale.[1]
Popolazioni isolate si trovano lungo il bacino del Crocodile River, in praterie subalpine, con preferenza per i terreni sabbiosi tra rocce di arenaria.
La IUCN Red List classifica E. humilis come specie vulnerabile[1].
La specie è inserita nella Appendice I della Convention on International Trade of Endangered Species (CITES)[3]
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