Lo gnidio o erba corsa (Daphne gnidium L.) è un arbusto sempreverde della famiglia delle Thymelaeaceae.
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Myrtales |
Famiglia | Thymelaeaceae |
Genere | Daphne |
Specie | D. gnidium |
Nomenclatura binomiale | |
Daphne gnidium L. | |
Nomi comuni | |
erba corsa | |
Caratterizzato dai rami molto eretti (circa un metro e mezzo di altezza), dal denso fogliame e da piccoli fiori bianchi è una pianta che cresce soprattutto nella macchia mediterranea.
Presente nella macchia mediterranea molto diffusa nei terreni incolti e rocciosi oppure incendiati e degradati.
In Sardegna (nota anche come "truvusciu") veniva impiegata per la lavorazione dell'orbace (lana grezza), ha infatti eccellenti proprietà tintorie in diverse tonalità di giallo e grazie alle sue proprietà antisettiche serviva per azzerare la presenza di microorganismi o di germi patogeni. Le bacche contengono sostanze tossiche, venivano utilizzate per avvelenare le acque e stordire i pesci nella pesca di frodo [1], in particolare dell'anguilla (pesca vàregu). Nelle radici è contenuta una sostanza urticante. Anticamente i rami, abilmente scorticati, venivano usati per il confezionamento di cestini.
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