Il citisio strisciante (nome scientifico Cytisus pseudoprocumbens, Markgraf, 1926) è un piccolo arbusto, erbaceo, a portamento strisciante, appartenente alla famiglia delle Fabaceae.
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Progetto:Forme di vita - implementazione Classificazione APG IV.
Il taxon oggetto di questa voce deve essere sottoposto a revisione tassonomica. |
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Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Rosidi |
(clade) | Eurosidi I |
Ordine | Fabales |
Famiglia | Fabaceae |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Sottoregno | Tracheobionta |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Rosidae |
Ordine | Fabales |
Famiglia | Fabaceae |
Sottofamiglia | Faboideae |
Tribù | Genisteae |
Genere | Cytisus |
Specie | C. pseudoprocumbens |
Nomenclatura binomiale | |
Cytisus pseudoprocumbens Markgraf, 1926 | |
Il nome generico (Cytisus) secondo alcune etimologie deriva dalla parola greca kutisus un nome per una specie di trifoglio (in riferimento alla forma delle foglie)[1]; secondo altre etimologie "Cytisus" è una denominazione latina che discende da un preesistente vocabolo greco kytisos di incerta etimologia (potrebbe derivare da qualche idioma dei primi abitatori dell'Asia Minore).[2]; secondo altre etimologie ancora deriva dalla parola greca kýtos (= cavità). L'epiteto specifico (pseudoprocumbens) significa "falso prostrato" e fa riferimento al portamento un po' strisciante.[3]
Il binomio scientifico di questa pianta è stato proposto per la prima volta dal botanico germanico Friedrich Markgraf (1897-1987) nella pubblicazione "Berichte der Deutschen Botanischen Gesellschaft - 1926, xliv. 423." del 1926.[4]
Queste piante sono alte da 2 a 3 dm. La forma biologica è del tipo camefita suffruticosa (Ch suffr), ossia sono piante perenni e legnose alla base, con gemme svernanti poste ad un'altezza dal suolo tra i 2 ed i 30 cm, le cui porzioni erbacee seccano annualmente e rimangono in vita soltanto le parti legnose.[5]
La parte aerea del fusto è legnosa, più o meno cilindrica e angolosa. Il portamento è strisciante, all'apice è scendente. La superficie è striata longitudinalmente, è glabra o con pochi peli appressati.
Le foglie sono sessili; la lamina ha una forma oblanceolata, arrotondata all'apice e con contorno intero. Dimensione della lamina: larghezza 3 – 5 mm; lunghezza 12 – 16 mm.
Le infiorescenze sono formate da racemi terminali, allungati e con poche foglie. Lunghezza dei racemi: 5 – 12 cm.
I fiori, peduncolati, sono colorati di giallo e sono ermafroditi, pentameri, zigomorfi, eteroclamidati (calice e corolla ben differenziati) e diplostemoni (gli stami sono il doppio dei petali). Dimensione di un singolo fiore: 10 – 12 mm. Lunghezza del peduncolo: 2 – 8 mm
Il frutto è un legume glabro, appiattito e scuro, di tipo deiscente. Dimensioni del legume: larghezza 7 mm; lunghezza 20 mm.
Dal punto di vista fitosociologico la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale[7]:
Il genere del “citisio strisciante” (Cytisus) è mediamente numeroso: comprende una cinquantina di specie, una dozzina delle quali vivono spontaneamente in Italia. La famiglia (Fabaceae) invece è abbastanza numerosa: raccoglie 650 generi con oltre 18.000 specie[8]. In altre classificazioni la famiglia di questa specie è chiamata Leguminosae o anche Papilionaceae.
Il genere della specie di questa voce appartiene alla tribù delle Genisteae caratterizzata dall'avere tutti e 10 gli stami monadelfi. La tribù è descritta all'interno della grande sottofamiglia Faboideae (o anche come sinonimo: Papilionoideae) caratterizzata dall'avere i fiori simili a farfalle.[8][9]
Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:
Sull'arco alpino la specie Cytisus scoparius (L.) Link può essere confusa con quella di questa voce. Si differenzia in quanto è una pianta molto più alta con un portamento ascendente e con fiori più grandi.
Il citisio strisciante in altre lingue è chiamato nei seguenti modi:
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