Cuscuta, le cui specie nel complesso vengono volgarmente dette cuscuta, è un genere di piante angiosperme dicotiledoni parassite appartenente alla famiglia delle Convolvulaceae. Anticamente il genere veniva assegnato ad una famiglia a sé, le Cuscutaceae, attribuzione che non viene considerata più valida nella classificazione APG.[1]
Progetto:Forme di vita - implementazione Classificazione APG IV. Il taxon oggetto di questa voce deve essere sottoposto a revisione tassonomica.
Distribuzione e habitat
Il genere è diffuso dalle regioni temperate a quelle tropicali e mostra la maggiore diversificazione biologica in quelle tropicali e subtropicali: ad esempio solo 4 specie sono native del Nord Europa.
In Italia sono segnalati 18 taxa di Cuscuta, molti dei quali hanno però segnalazioni di vecchia data[2].
Descrizione
Piante erbacee annuali con foglie ridotte a squame e senza clorofilla, con sottili fusti filiformi giallo-arancioni, rossi, o raramente verdi; sono piante parassite. Si attaccano alla pianta ospite avvolgendosi in spire, quindi perdono il contatto con il terreno per nutrirsi esclusivamente della linfa dell'ospite, tramite radici denominate austori che penetrano nel fusto e raggiungono il floema (cioè il tessuto dove scorre la linfa zuccherina elaborata dalla fotosintesi).
I semi germinano vicino alla superficie del suolo e, sebbene la germinazione possa avvenire senza un ospite, il germoglio deve raggiungere rapidamente una pianta verde. Questo movimento è indotto da stimoli chemosensoriali. Se una pianta clorofillica non viene raggiunta entro 5-10 giorni dalla germinazione, la piantina di cuscuta morirà.[3]
Possono essere vettore di fitoplasmi verso la pianta ospite.[4]
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