Le Cucurbitacee (Cucurbitaceae Juss.) sono una famiglia di piante angiosperme appartenenti all'ordine Cucurbitales[1].
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Intervallo geologico | |
Oligocene - Miocene PreЄ
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Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superrosidi |
(clade) | Rosidi |
(clade) | Eurosidi |
(clade) | Eurosidi I |
Ordine | Cucurbitales |
Famiglia | Cucurbitaceae Juss. |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Violales |
Famiglia | Cucurbitaceae |
Generi | |
Il nome della famiglia, che deriva dal sanscrito "corb", che significa "attorcigliarsi", "strisciare", indica la principale caratteristica comune alle specie della famiglia, quella cioè di avere fusti angolosi, ruvidi, striscianti o rampicanti, con viticci ramosi posti accanto alle foglie.
Le piante di questa famiglia crescono nelle zone tropicali e in quelle temperate, dove quelle con frutti commestibili sono state tra le prime piante coltivate sia nel Vecchio che nel Nuovo Mondo. La famiglia delle Cucurbitaceae è una delle famiglie vegetali con il più alto numero di specie utilizzate come cibo dall'uomo.
Tra le più familiari per l'uomo, sono da ricordare: la zucchina, la zucca gialla, la zucca di Napoli, il cetriolo, il cocomero ed il melone.
Le Cucurbitacee sono per la maggior parte erbacee annuali o [perenni] , ma alcune sono liane legnose, arbusti spinosi o alberi (per esempio Dendrosicyos).
I fusti sono pelosi e pentangolari. I viticci sono posizionati a 90 ° rispetto ai piccioli fogliari ai nodi. Le foglie sono alternate, palmato lobate.
I fiori, gialli o bianchi, gamopetali (cioè con i petali uniti tra loro) e pentameri. Sono unisessuali in piante monoiche (fiori maschili e femminili sulla stessa pianta) o dioiche (con fiori maschili e femminili su diverse piante). I fiori femminili hanno ovario infero.
I frutti, detti "pepònidi", sono bacche modificate. Sono rivestiti di una scorza più o meno dura ed hanno una polpa carnosa nella quale sono presenti numerosi semi. Pur avendo tutti le stesse caratteristiche, sono assai diversi di dimensione e di peso: basti pensare all'enorme differenza tra la zucca, che può raggiungere anche 90-100 chili di peso, e il cetriolo di soli 2-3 ettogrammi.
Il più antico fossile noto di zucca è un campione di foglia di Cucurbitaciphyllum lobatum del Paleocene, rinvenuto a Shirley Canal, nel Montana. Fu descritto per la prima volta nel 1924 dal paleobotanico Frank Hall Knowlton. La foglia fossile è palmata, trilobata con seni arrotondati e un margine intero o seghettato ed è simile a quella di specie dei generi Kedrostis, Melothria e Zehneria[2].
Le Cucurbitacee sono diffuse allo stato spontaneo soprattutto nei dei paesi tropicali. Solo poche specie sono originarie delle regioni a clima temperato dell'Europa e dell'America Settentrionale anche se diverse specie originarie dei tropici vi possono essere coltivate come piante annuali durante la stagione calda.
Questa famiglia è classificata all'interno dell'ordine Cucurbitales dalla classificazione APG;[1] il sistema Cronquist la inseriva invece nell'ordine Violales.[3]
La famiglia comprende più di 100 generi a prevalente distribuzione tropicale:[4]
Tutte le Cucurbitacee temono il freddo e devono essere protette dagli sbalzi improvvisi di temperatura.
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