Buxus (L., 1753) è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Buxacee, presente in America centro-meridionale, Africa, Europa e Asia meridionale[2].
Disambiguazione – Se stai cercando il materiale, vedi Buxus (materiale).
È un arbusto cespuglioso sempreverde, ramoso compatto con fusto, rami e legno giallastri, pianta moderatamente velenosa, foglie generalmente opposte picciolate o sessili, ellissoidali, coriacee di colore verde più o meno scuro e lucente, fiori monoici piccoli sessili, i frutti sono capsule coriacee con pochi semi oblunghi.
Distribuzione e habitat
Si trova spontaneo in luoghi rocciosi, aridi anche calcarei, in Europa, Asia e Africa.
Tassonomia
Lo stesso argomento in dettaglio: Specie di Buxus.
Il genere Buxus è stato descritto per la prima volta nel 1753 da Linneo nel suo Species Plantarum come composto da tre sole specie[1]. Ad oggi, all'interno del genere Buxus ne sono invece incluse un centinaio[2].
Alcune specie
Le specie maggiormente coltivate in Italia come piante ornamentali sono:
Buxus sempervirens e le sue numerose varietà, pianta arbustiva alta oltre 3 metri, utilizzata per siepi, bordure, labirinti, alberelli e in vaso per decorare gli appartamenti
Buxus balearica frequente nei parchi e giardini, con foglie più grandi della precedente lunghe fino a 4cm, bislunghe di colore verde chiaro e fiori profumati, specie spontanea in Sardegna.
Coltivazione
Richiedono terreno asciutto e sassoso, senza ristagni d'acqua, si moltiplica facilmente con la semina, o nelle varietà per via agamica con la divisione dei cespi o le talee, la regolare potatura deve essere prevista per dare la forma voluta alla pianta, soprattutto nei giardini all'italiana.
Usi
Come pianta ornamentale nei giardini per fitte siepi o nelle varietà nane per basse bordure, in vaso come alberelli dalla forma obbligata per decorare appartamenti e terrazzi; quasi indispensabile nei giardini all'italiana con varie fogge ottenute con l'arte topiaria.
Il legno di bosso, di colore giallastro e molto duro, è pregiato e di facile lavorabilità; viene utilizzato per lavori di ebanisteria, pezzi degli scacchi, bocce da gioco, intaglio, strumenti musicali e nel modellismo navale.
In forma di stecchi, il legno di bosso è ampiamente utilizzato in orologeria per la pulizia dei movimenti d'orologio.
Il bosso è utilizzato anche come pianta medicinale: vengono utilizzate le foglie e la corteccia che, per la presenza di alcaloidi e altre sostanze, hanno proprietà lassative, sudorifere, antireumatiche e febbrifughe.
Parassiti
Dal 2006 in Europa e dal 2010 anche in Italia è comparso un lepidottero importato accidentalmente dall'Asia, la piralide del bosso, che ha provocato ingenti danni, in particolare al genere Buxus[3].
Curiosità
Con il legno di bosso si confezionavano, nel medioevo, piccole scatole che contenevano la bussola.
Al Museo di Archeologia Subacquea di Porto Santo Stefano sono visibili strumenti a fiato in legno di bosso attribuiti agli Etruschi[4]
Col legno di bosso si costruivano anche i contenitori per la polvere da sparo in giusta dose per un colpo d'avancarica: i contenitori erano solitamente appesi a bandoliera, e sigillati con cera. Da qui, il nome del bossolo che tuttora si usa nella cartuccia.
Con il legno di bosso, in quanto duro, facilmente lavorabile e non soggetto a deformazioni, si realizzavano anche i manichini snodati, usati dai pittori per rappresentare la figura umana.
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