La senape indiana (Brassica juncea L. Czern.), è una pianta erbacea, annuale, della famiglia delle Brassicacee.[1]
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Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superrosidi |
(clade) | Rosidi |
(clade) | Eurosidi |
(clade) | Eurosidi II |
Ordine | Brassicales |
Famiglia | Brassicaceae |
Genere | Brassica |
Specie | B. juncea |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Capparales |
Famiglia | Brassicaceae |
Genere | Brassica |
Specie | B. juncea |
Nomenclatura binomiale | |
Brassica juncea (L.) Czern., 1859 | |
Sinonimi | |
Sinapis juncea L. | |
Originaria dell'Asia, è anche diffusa in Europa centrale e meridionale, Nord America, in Italia si trova distribuita in tutte le regioni, cresce nei campi e nei ruderati, generalmente nei luoghi umidi da 0 a 500 metri s.l.m. [senza fonte]
Pianta glabra o quasi, solo sui rami e sui piccioli si può trovare qualche setola un po' glauca.
Corta, gracile, e di colore bianco.
Pianta con fusto alto dai 30 cm ai 70 cm, robusto, ramoso, con rami alterni.
Le foglie inferiori sono picciuolate, runcinate-pinnafite di 5–12 cm, margine apicale ovato e basale dentato a formare 1 - 2 coppie lungamente picciuolate. Le superiori sono sessili o quasi, lanceolate o lineari, spesso intere, molto più piccole delle basali.
L'infiorescenza è un racemo allungato, lungo dai 6 ai 9 cm; sepali eretti, patenti; petali gialli. Fiorisce tra maggio e luglio.
La siliqua è più o meno eretta-patente, lunga 3 – 5 cm, con il becco conico-subulato, con un quarto o un terzo della lunghezza del corpo, picciolo di 1–2 cm.
Sono piccoli più lunghi che larghi, di diametro di 1 - 1,5 mm. Hanno colorazione bruno-rossastra, più o meno scura; la tonalità del colore può variare anche sulla stessa pianta; all'interno il colore è giallo tenue. Esternamente hanno un reticolo formato da creste sottilissime che difficilmente si riescono a distinguere ad occhio nudo.
È principalmente propagata per seme.
I semi contengono un alcaloide, la sinapina, ed un glucoside, la sinigrina. Le foglie contengono acido ascorbico.
Dai suoi semi si ricava la senape nera, salsa di condimento dal sapore aspro e piccante. Nella penisola indiana è uno dei semi utilizzato per la produzione di olio di mostarda, con un aroma forte e semi-irritante come quello del rafano o del wasabi. In alcune regioni dell'Asia centrale le foglie vengono mangiate.
È una delle specie proposte per il fitorisanamento, nel tentativo di risanare i suoli inquinati da metalli pesanti come piombo, cadmio ecc. Al momento il suo utilizzo è in fase sperimentale.
È una pianta coltivata oltre che per la produzione di granella anche per essere utilizzata come sovescio.
L'olio essenziale di senape entra nella produzione di prodotti per la cosmesi.
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