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La belladonna è una pianta a fiore (angiosperme dicotiledoni) della famiglia delle Solanaceae.

Disambiguazione – "Belladonna" rimanda qui. Se stai cercando altri significati, vedi Belladonna (disambigua).
Come leggere il tassobox
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Belladonna
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Solanales
Famiglia Solanaceae
Genere Atropa
Specie A. belladonna
Nomenclatura binomiale
Atropa belladonna
L.

Il nome deriva dai suoi letali effetti e dall'impiego cosmetico. Atropo era infatti il nome (in greco: Ἄτροπος, cioè in nessun modo, l'immutabile, l'inevitabile) di una delle tre Moire che, nella mitologia greca, taglia il filo della vita, ciò a ricordare che l'ingestione delle bacche di questa pianta causa la morte[1].

L'epiteto specifico belladonna fa riferimento ad una pratica che risale al Rinascimento: le dame usavano un collirio basato su questa pianta per dare risalto e lucentezza agli occhi a causa della sua capacità di dilatare la pupilla, un effetto detto midriasi dovuto all'atropina, che agisce direttamente sul sistema nervoso parasimpatico.[2][3]


Morfologia


Bacca di Belladonna in formazione
Bacca di Belladonna in formazione
Illustrazione dal Flora tedesca
Illustrazione dal Flora tedesca

Pianta erbacea e perenne, dotata di un grosso rizoma dal quale si sviluppa un fusto robusto, eretto e ramificato, di altezza compresa tra i 70–150 cm. Le foglie sono semplici, picciolate, di forma ovale-lanceolata, alternate nella zona superiore a foglie più piccole; come il fusto, sono ricoperte di peli ghiandolari responsabili dello sgradevole odore emanato dalla pianta.

I fiori sono ermafroditi, ascellari e penduli; presentano un calice a 5 sepali ed una corolla a 5 petali di forma campanulata-tubulosa e di colore violaceo cupo; l'androceo è composto da 5 stami con antere molto sviluppate, il gineceo da un ovario biloculare con stilo unico e stigma bifido. La belladonna fiorisce nel periodo estivo e l'impollinazione è entomogama (tramite Insetti). I frutti sono lucide bacche nere, di piccole dimensioni, contornate dal calice che, durante la maturazione, si accresce aprendosi a stella.

Nonostante l'aspetto invitante e il sapore gradevole, le bacche sono velenose per l'uomo e l'ingestione può provocare una diminuzione della sensibilità, forme di delirio, sete, vomito, seguiti, nei casi più gravi, da convulsioni e morte.


Habitat


La belladonna cresce sporadica nelle zone montane e submontane fino ad una altitudine di 1400 metri. Predilige i suoli calcarei e i margini di boschi freschi e ombrosi, come le faggete. Allo stato selvatico è presente in Europa centrale, Africa settentrionale e Asia occidentale fino al Pakistan. In Italia si può incontrare nei boschi delle Alpi e Appennini.


Usi


Avvertenza
Avvertenza
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Fiore e bacca in formazioine.
Fiore e bacca in formazioine.

Medicina accademica


In medicina dotta l'atropina isolata viene ancora usata come dilatatore di pupille e come miorilassante p. e. prima di interventi chirurgici.


Farmacognosia

Le foglie della belladonna contengono alcaloidi come atropina, scopolamina, L-giusciamina, con un contenuto complessivo di min. 0,3%. Nelle radici raggiunge min. 0,5%.
L'effetto complessivo è parasimpatolitico / anticolinergico per via di un'inibizione competitiva del recettore del trasmettitore neuromuscolare acetilcolina. Questo antagonismo incide prevalentemente sull'effetto muscarinico (meno sul nicotinico, sui gangli e sul terminale neuromuscolare). L'effetto è quindi indirizzato al neurovegetativo parasimpatico periferico di muscolatura liscia e al sistema nervoso centrale:


Indicazioni

Secondo la Guida all'uso dei farmaci del Ministero Italiano della Salute la belladonna è indicata sotto le voci di:

Secondo la Commissione E del Ministero della salute tedesco, l'uso di Atropa belladonna è indicato contro:

Secondo le esperienze fitoterapiche popolari è utile anche per alleviare le seguenti patologie:


Controindicazioni

Disturbi di ritmo tachicardiaco, iperplasia prostatica, glaucoma, edemi polmonari acuti e stenosi meccaniche nel tratto gastrointestinale.[senza fonte]


Effetti collaterali


Lesioni anatomiche

Non sono né caratteristiche né costanti; consistono generalmente in una congestione intensa dei polmoni, e dei visceri addominali, della retina, delle meningi e del cervello, associata ad emorragie: in un caso osservato da Rosenberg, il cervello, il cervelletto ed il midollo allungato presentavano numerosi focolai d'emorragia capillare.


Interazioni

Amplificazione degli effetti anticolinergici di antidepressivi triciclici, amantadina e chinidina.


Avvelenamento di atropina (solanacee)

Le dosi tossiche sono individualmente molto variabili. I bambini sono di solito più sensibili degli adulti.

I sintomi di un avvelenamento sono:


Sintomi dell'avvelenamento

Insorgono per lo più molto rapidamente e sono caratterizzati da un senso di aridità, di secchezza e di stringimento nella bocca e nelle fauci, nausea e raramente vomito, midriasi con insensibilità delle pupille alla luce, ambliopia e poi amaurosi; andatura barcollante (gli ammalati sembrano ebbri e non possono tenersi in piedi); vertigini seguite da deliqui; occhi sporgenti, iniettati di sangue, sguardo fisso, stupido o truce; polso frequente, piccolo o pieno e duro; dispnea; emissione involontaria di feci e di orina (paralisi degli sfinteri). La pelle è calda, sede di prurito intenso, coperta d'un esantema scarlattiniforme. Nei bambini si notano ordinariamente trisma e convulsioni; negli adulti delirio gaio o furioso, con allucinazioni, seguito da coma, convulsioni, talvolta tendenza a mordere, morte per paralisi generale in 24-36 ore. Nei casi non letali si osserva un lento e graduale miglioramento dei sintomi; talvolta insorge la febbre con profusi sudori, e la guarigione avviene dopo 4-8 giorni. L'avvelenamento per atropina non si differenzia da quello per belladonna che per una maggiore rapidità di decorso.


Trattamento di avvelenamenti


Cura

Emetici, purganti, pompa gastrica. Gli antagonisti dell'atropina sono principalmente la pilocarpina, la morfina e l'idrato di cloralio. La morfina è solo indicata nello stadio dell'eccitamento, e non in quello del collasso terminale: in questo periodo può usarsi l'idrato di cloralio, avvertendo però che il cuore viene maggiormente indebolito dal cloralio che dalla morfina. Non si dovranno pertanto dimenticare gli eccitanti (caffè, alcool, etere; ecc.) ed i rivulsivi cutanei (affusioni fredde sul capo, senapismi sul petto e sui polpacci ecc.).


Medicina alternativa e complementare


In fitoterapia la belladonna è usata da tempo immemorabile dai medici per le sue doti spasmolitiche.

Struttura chimica dell'atropina
Struttura chimica dell'atropina

Il principio attivo della pianta è l'atropina o DL-giusciamina. Si trova in tutte le Solanacee: in dosi terapeuticamente rilevanti in Datura stramonium, Hyoscyamus niger, Solanum nigrum; in dosi più basse in piante coltivate come patate e pomodori.


Note


  1. Alessandro Giraudo, Storie straordinarie delle materie prime, 2019, pag.202 La belladonna: un fiore per abbellire gli occhi delle cortigiane che crea molte vedove..., trad. Sara Principe, add editore, Torino , ISBN 978 88 6783 236 1
  2. Hofmann, Albert; Schultes, Richard Evans, Plants of the Gods: Origins of Hallucinogenic Use, New York, Van der Marck Editions, 1987, pp. 88, ISBN 0-912383-37-2.
  3. Tombs S, Silverman I, Pupillometry: A sexual selection approach, in Evolution and Human Behavior, vol. 25, n. 4, 2004, pp. 211–228, DOI:10.1016/j.evolhumbehav.2004.05.001.
  4. Le erbe delle streghe nel Medioevo di Rosella Omicciolo Valentini - Edizioni Penne & Papiri
  5. Guida Uso Farmaci - Guida all'uso dei farmaci
  6. Guida Uso Farmaci - Guida all'uso dei farmaci
  7. "Medicinale omeopatico amenorroico", impiegato solitamente dalle donne che soffrono di ectasie per interrompere in un determinato arco di tempo il ciclo mestruale, per prevenire malesseri quali la lipotimia

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[en] Atropa belladonna

Atropa belladonna, commonly known as belladonna or deadly nightshade, is a toxic perennial herbaceous plant in the nightshade family Solanaceae,[1] which also includes tomatoes, potatoes, and eggplant (aubergine). It is native to Europe, North Africa, and Western Asia. Its distribution extends from Great Britain in the west to western Ukraine and the Iranian province of Gilan in the east. It is also naturalised or introduced in some parts of Canada and the United States.

[es] Atropa belladonna

La belladona (Atropa belladonna) es una especie de arbusto perenne, de la familia Solanaceae. Es nativa de Europa, África del Norte, y Asia Occidental, y se puede encontrar naturalizada en partes de Norteamérica. Tiene una tolerancia baja a la exposición directa al sol. Se encuentra en áreas normalmente sombreadas y con un suelo rico en limo.
- [it] Atropa belladonna

[ru] Белладонна

Белладо́нна, или краса́вка обыкнове́нная, или красу́ха, или со́нная о́дурь, или бе́шеная я́года, или ви́шня бе́шеная[2], или белладонна европе́йская, или белладонна обыкновенная, или красавка белладонна[3] (лат. Atrópa belladónna) — многолетнее травянистое растение, вид рода красавка (Atropa) семейства паслёновые (Solanaceae).



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