Russula nana Killerm., Denkschr. Königl.-Baier. Bot. Ges. Regensburg 20: 38 (1936).
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Fungi |
Phylum | Basidiomycota |
Classe | Basidiomycetes |
Ordine | Russulales |
Famiglia | Russulaceae |
Genere | Russula |
Specie | R. nana |
Nomenclatura binomiale | |
Russula nana Killerm., 1936 | |
? Caratteristiche morfologicheRussula nana | |||
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![]() Cappello convesso |
![]() Imenio lamelle |
![]() Lamelle libere |
![]() Sporata bianca |
![]() Velo nudo |
![]() Carne virante |
![]() Micorrizico |
![]() Non commestibile |
1,5-3 cm di diametro, da globoso a convesso, poi appianato, leggermente depresso al centro.
Mediamente spaziate, libere, brevemente forcate al gambo, bianche, con leggeri riflessi grigiastri.
2-4 cm, claviforme, fragile, rugoloso, reticolato, bianco, bruno-grigiastro al tocco.
Fragile, molle, acquosa nel gambo, bianca, leggermente ingrigente.
Bianche in massa, verrucose.
Fruttifica oltre il limite della vegetazione arborea, su tappeti di Salice nano (Salix).
Sospetto. Comunque non edule per via del sapore piccante.
La R. nana si distingue dalla Russula emetica per le dimensioni molto più piccole, il diametro del cappello massimo di 5 cm e per l'habitat preferito, cioè praterie alpine oltre i 2000 metri d'altezza.
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