La Megacollybia platyphylla (Bull.) Quelet, 1972, è un fungo appartenente alla famiglia delle Tricholomataceae.
![]() |
Questa voce o sezione sull'argomento funghi non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.
|
![]() | |
---|---|
![]() | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Fungi |
Divisione | Basidiomycota |
Classe | Basidiomycetes |
Ordine | Agaricales |
Famiglia | Tricholomataceae |
Genere | Megacollybia |
Specie | Megacollybia platyphylla |
Nomenclatura binomiale | |
Megacollybia platyphylla (Bull.) Quelet, 1972 | |
? Caratteristiche morfologicheMegacollybia platyphylla | |||
---|---|---|---|
![]() Cappello convesso |
![]() Imenio lamelle |
![]() Lamelle adnate |
![]() Sporata crema |
![]() Velo nudo |
![]() Carne immutabile |
![]() Saprofita |
![]() Commestibile |
Il cappello, non molto carnoso e poi piano, con orlo ondulato e spesso inciso radicalmente, ricoperto da squame, più addensate sul margine. La colorazione può variare dal brunastro al grigio scuro.
Il gambo è biancastro, cilindrico e di aspetto fibrilloso, poco ingrossato alla base che si prolunga nel terreno con lunghi filamenti di micelio, simili a robuste radici.
Le lamelle sono molto alte, distanziate tra di loro e di colore bianco-crema.
La carne è compatta, di colore biancastro.
Odore: lieve.
Sapore: gradevole con retrogusto amaro.
Si rinviene su ceppi o su legno marcescente nei boschi di conifere, in ambiente alpino e appenninico in estate-autunno.
È commestibile con le seguenti precauzioni:
Altri progetti
![]() |