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L'ovolo malefico (Amanita muscaria L., 1783) è un fungo velenoso e psicoattivo, tra i più appariscenti del bosco.

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Come leggere il tassobox
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Ovolo malefico
Esemplare adulto di Amanita muscaria
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Amanitaceae
Genere Amanita
Specie A. muscaria
Nomenclatura binomiale
Amanita muscaria
(L.) Lam., 1783
Nomi comuni
  • Ovolo malefico, Ovolaccio, Tignosa moscaria, Cocco matto, Moscaria, Cappero allucinogeno
  • (EN) Fly agaric
  • (DE) Fliegenpilz (Fungo delle Mosche)
?
Caratteristiche morfologiche
Amanita muscaria

Cappello convesso

Imenio lamelle

Lamelle libere

Sporata bianca

Velo anello e volva

Carne immutabile

Micorrizico

Velenoso

Etimologia


Dal latino muscarius, attinente alle mosche, per le sue proprietà moschicide.[1]


Descrizione della specie


Esemplari di Amanita muscaria nel loro habitat.
Esemplari di Amanita muscaria nel loro habitat.
Esemplare cresciuto in Australia (Canberra).
Esemplare cresciuto in Australia (Canberra).

Cappello


Da 8 a 20 cm di diametro, colore da rosso vermiglio a rosso acceso, raramente giallastro, cosparso di verruche bianche o gialle (resti del velo); orlo liscio, ma striato nel senso delle lamelle; cuticola viscida a tempo umido, facilmente staccabile dal cappello. Allo stato giovanile è chiuso e a forma emisferica che, una volta maturo, si apre assumendo la consueta forma a fungo.


Lamelle


Fitte, libere, bianche, talvolta volgenti al giallo-limone, con lamellule. Le lamelle sviluppano l'imenio, la parte fertile del fungo dalla quale si formano le spore.


Gambo


Cilindrico e slanciato, bulboso alla base, bianco e portante anello e volva. Nettamente bulboso alla base, pieno poi cavo, spesso squamuloso-forforaceo. Fino a 20–25 cm circa di altezza per 1-3 di spessore.


Anello


Collocato nella parte alta del gambo, ampio, membranoso, bianco, persistente, un po' striato.


Volva


Dissociata in fasce anulari concentriche, che avvolgono il tratto bulboso dello stipite, bianche e persistenti.


Carne


Bianca, colore arancione sotto la cuticola del cappello.


Caratteri microscopici


Spore
Spore
Spore
bianche in massa, ovali, non amiloidi, 9-11 x 6,5-7,5 µm.

Distribuzione e habitat


Estate-autunno nei boschi di conifere e di latifoglie, più frequente sotto conifere. Molto diffuso.

Il suo habitat e il periodo di nascita lo accomunano al fungo porcino, per questo viene considerato un "fungo spia" e in alcuni luoghi viene chiamato "segnabrise".[2]

Cesto di A. muscaria raccolta per essere consumata previo trattamento di detossificazione
Cesto di A. muscaria raccolta per essere consumata previo trattamento di detossificazione
Un giovane esemplare di Amanita muscaria
Un giovane esemplare di Amanita muscaria

Commestibilità



Psicoattivo

Il consumo di questo fungo causa l'insorgenza della cosiddetta sindrome panterinica, che prende il nome da un altro fungo appartenente alla stessa famiglia, Amanita pantherina. L'insorgenza di tale sindrome è dovuta alla presenza combinata di sostanze neuroattive nel fungo, come l'acido ibotenico, il muscimolo e il muscazone.

La sindrome è caratterizzata da manifestazioni come ebbrezza simil-alcolica, formicolio, blande allucinazioni visive e olfattive, depersonalizzazione, sensazione di sognare (stato onirico), depressione, talvolta agitazione psicomotoria, talvolta nausea e vomito[3][4].

In varie parti d'Italia, fino al diciannovesimo secolo il fungo veniva consumato dopo essere stato spurgato dal principio attivo attraverso marinatura[5], metodo più diffuso in Italia centrale, oppure dopo essere stato pulito dalla cuticola e bollito in acqua o latte[6] (metodo tuttora usato nella zona del Lago di Garda).


Tassonomia



Varietà


Illustrazione di A. muscaria
Illustrazione di A. muscaria
Amanita muscaria americana (var. flavoconia)
Amanita muscaria "americana" (var. flavoconia)

L'A. muscaria annovera diverse varietà e forme come ad esempio:


Specie simili


Nelle forme più aranciate e in assenza di verruche (per slavatura da piogge), può essere confuso dai più sprovveduti con l'Amanita caesarea, dalla quale si distingue facilmente per le lamelle bianche anziché giallo zabaione.

Attenzione: l'Amanita muscaria var. aureola può essere facilmente confusa con l'Amanita caesarea dai meno esperti.


Chimica


Dal fungo sono state isolate numerose sostanze:

Sono invece sostanze isolate in laboratorio come:

  1. l'acido ibotenico,
  2. il muscimolo
  3. il muscazone,

ad aver suscitato, nei volontari cui sono stati somministrate, esperienze psichedeliche similari a quelle provocate dal fungo.

La quantità di muscazone contenuto nel fungo può variare di molto, anche a seconda della zona di raccolta: questo spiegherebbe come mai la potenza psichedelica è incostante da fungo a fungo.
Il muscimolo, invece, viene escreto intatto per via urinaria: questo potrebbe spiegare l'abitudine, testimoniata da vari scritti, di riciclare le urine di chi ha assunto la muscaria.

Lamelle in dettaglio
Lamelle in dettaglio
Imenio in evidenza
Imenio in evidenza

Usi


Testimonianze storiche, come manufatti e pitture murali, testimoniano che le proprietà psicotrope dell'A. muscaria erano conosciute sin dai tempi antichi e che tale fungo venisse utilizzato per riti religiosi in tutto il mondo.[10] Rappresentazioni di amanite, con buona probabilità a. muscaria, sono state ritrovate in pitture rupestri nel deserto del Sahara risalenti al Paleolitico (9000-7000 a.C.)[11][12]


Galleria d'immagini



Note


  1. Daniele Modena, Amanita muscaria, in Piemonte Parchi, 29 maggio 2015, ISSN 1124-044X (WC · ACNP).
  2. amanita muscaria - ovolo malefico, su mondofunghi.com.
  3. Agostino Messineo, Donatella Varrenti, Paola Abetti, Massimo De Loripa, Michelina Palermo, Rosa Pacini, Dipartimento di Prevenzione della ASL di Roma, su docs.google.com.
  4. Diagnosi sintomatiche degli avvelenamenti da funghi Archiviato il 14 maggio 2006 in Internet Archive. cilea.it
  5. Amanita Muscaria
  6. Il fungo delle fiabe
  7. Dart, R. C., Medical toxicology, Philadelphia, PA, 2004, pp. 1719–35, ISBN 0-7817-2845-2.
  8. Vedi Drug Plan Laboratory dell'università di Washington
  9. bufotenina - Sapere.it
  10. (EN) Kevin Feeney, (PDF) Fly Agaric: A Compendium of History, Pharmacology, Mythology, & Exploration, su ResearchGate, 2020. URL consultato il 27 dicembre 2020.
  11. Festi, F. (1985), Funghi Allucinogeni. Aspetti psicofisiologici e Storici. Hallucinogenic mushrooms. Psychophysiological and historical aspects. LXXXVI, Publication No. 86. Museo Civico di Rovereto, Rovereto.
  12. Samorini, G. (1992), The oldest representations of hallucinogenic mushrooms in the world (Sahara desert, 9000-7000 B.P.). Integration Journal of Mind-Moving Plants Culture 2/3: 69-78.
  13. Phipps, A. G.; Bennett, B.C.; Downum, K. R. (2000), Japanese use of Beni-tengu-dake (Amanita muscaria) and the efficacy of traditional detoxification methods. Florida International University, Miami, Florida.
  14. BBC Studios, Magic mushrooms & Reindeer - Weird Nature - BBC animals. URL consultato il 23 dicembre 2018.
  15. Ödmann S. (1784), Försök at utur Naturens Historia förklara de nordiska gamla Kämpars Berserka-gang (An attempt to Explain the Berserk-raging of Ancient Nordic Warriors through Natural History). Kongliga Vetenskaps Academiens nya Handlingar 5: 240–247 (In: Wasson, 1968)
  16. Francesco Festi, Funghi allucinogeni. Aspetti psicofisiologici e storici, Rovereto, Manfrini, 1985, ISBN 88-7024-314-1
  17. Atkinson, G. F. (1901), Studies of American Fungi: mushrooms: edible, poisonous, etc. 2nd edn. Andrus & Church, Ithaca, NY.
  18. Besl, H., Krump, C. H. & Schefcsik, M. (1987), Die Wirkung von Pilzfruchtkorpern auf Drosophila Madenìì. Zeitschrift fur Mykologie. S3: 273-283.

Bibliografia



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Collegamenti esterni


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На других языках


[es] Amanita muscaria

Amanita muscaria, también conocido como matamoscas o falsa oronja, entre otros nombres,[1][2] es un hongo basidiomiceto muy común y popular, considerado venenoso y enteógeno, de distribución cosmopolita del orden Agaricales.[3][4] El epíteto específico muscaria proviene del latín musca, mosca, y hace referencia a la interacción que se produce entre este hongo y los insectos. En el oeste de Siberia, el uso de A. muscaria se restringió a los chamanes, quienes lo usaron como un método alternativo para lograr un estado de trance.[5] Además del nombre de falsa oronja (puede confundirse con la oronja cuando el sombrero está anaranjado por la edad), otros de los nombres que puede recibir son agárico pintado y oronja pintada.

[fr] Amanite tue-mouches

Amanita muscaria • Fausse oronge
- [it] Amanita muscaria

[ru] Мухомор красный

Мухомо́р кра́сный (лат. Amanita muscaria) — гриб рода Мухомор, или Аманита (лат. Amanita) порядка агариковых (лат. Agaricales); относится к базидиомицетам. Широко распространённый космополит. Является известнейшим представителем рода, и наиболее узнаваемым ядовитым грибом.



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