Il grizzly della California o grizzly californiano (Ursus arctos californicus, Merriam, 1896) era una sottospecie di grizzly nativa del nordamerica, estinta a partire dagli anni venti del XX secolo, era il carnivoro più grande delle americhe dopo il grizzly.
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Grizzly della California | |
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Ursus arctos californicus preservato nellAccademia delle Scienze della California | |
Stato di conservazione | |
Estinto (1924) | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Carnivora |
Famiglia | Ursidae |
Genere | Ursus |
Specie | Ursus arctos |
Sottospecie | Ursus arctos californicus |
Nomenclatura trinomiale | |
Ursus arctos californicus Merriam[1], 1896 | |
Il grizzly della California si distingueva dall'attuale grizzly per una colorazione leggermente più scura, per una macchia nera sulla fronte e per l'assenza della gobba sulla schiena come hanno molte specie di orsi. Testimonianze ottocentesche descrivono il grizzly californiano come un animale dotato di forza sovrumana e di temperamento aggressivo, perciò da cacciare, potrebbe essere stato infatti questo il motivo della sua estinzione, i coltivatori iniziarono a temerlo e a cacciarlo. La sottospecie fu scoperta nel 1866 in California, ma descritta solo nel 1896. Questo animale si nutriva di una gran varietà di piante, e di grandi ungulati come gli alci e i cervi.
Il suo areale andava dalla California al Canada. Dopo la sua estinzione in natura nel 1909 divenne il simbolo del nordamerica, ma si estinse poi nell'agosto del 1922 a causa della caccia.
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