Turbinellidae Swainson, 1835 è una famiglia di molluschi gasteropodi della sottoclasse Caenogastropoda.[2]
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Phylum | Mollusca |
Subphylum | Conchifera |
Classe | Gastropoda |
Sottoclasse | Caenogastropoda |
Ordine | Neogastropoda |
Superfamiglia | Turbinelloidea |
Famiglia | Turbinellidae Swainson, 1835 |
Sinonimi | |
Vasidae H. Adams & A. Adams, 1853 | |
Nomi comuni | |
Turbinellidi[1] | |
Generi | |
Conchiglia spessa e pesante, da biconica a fusiforme, generalmente scolpita grossolanamente. Scultura esterna prevalentemente a spirale, spesso nodulosa a spinosa sulla spalla. Periostraco cospicuo. Presenza di canale sifonale, da lungo a corto. Apertura del labbro interno per lo più con diverse pieghe forti. Opercolo spesso e corneo, simile a un artiglio con un nucleo terminale. Testa piccola, con un muso lungo e occhi alle basi esterne dei tentacoli. Piede largo, a volte bifido anteriormente.[3]
La famiglia ospita alcuni fra i più grandi gasteropodi viventi, quali il Syrinx aruanus che ha una conchiglia lunga fino a 80 cm.[3]
Queste specie sono comuni nelle acque tropicali e subtropicali da litorale a poco profondo, su barriere coralline o fondali sabbiosi. Animali carnivori, predatori di vongole, vermi sipunculidi o policheti. Sessi separati, fecondazione interna. Uova deposte in serie di capsule spesse e cornee, formando nastri o masse attorcigliate. I gusci dei vasi sono comunemente raccolti per il cibo dalle popolazioni costiere e i loro gusci spessi sono usati come fonte di calce o come ornamenti.[3]
La famiglia è composta da due sottofamiglie con un totale di otto generi, di cui uno estinto, per un totale di 40 specie accettate:[2]
Appartengono inoltre alla famiglia due generi estinti non assegnati a sottofamiglie:[2]
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