Stylocidaris affinis (Philippi, 1845), conosciuto comunemente come riccio matita, è un echinoderma della famiglia Cidaridae.[1]
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Echinodermata |
Subphylum | Eleutherozoa |
Superclasse | Cryptosyringida |
Classe | Echinoidea |
Sottoclasse | Cidaroidea |
Ordine | Cidaroida |
Famiglia | Cidaridae |
Genere | Stylocidaris |
Specie | S. affinis |
Nomenclatura binomiale | |
Stylocidaris affinis (Philippi, 1845) | |
Aculei molto evidenti, spessi, ben distanziati, lunghi quanto il diametro del corpo, di colore da giallo a rosso, che può raggiungere i 5 centimetri.
Si nutre di briozoi, molluschi, foraminiferi.
Mar Mediterraneo e Oceano Atlantico, su fondali coralligeni o detritici, da circa 30 metri di profondità (fatta eccezione per alcune località, come Pantelleria, Vulcano o nelle grotte di Alghero, dove si trova talvolta anche a livelli superficiali) fino a 1000 metri. È possibile rinvenire i ricci lungo le banchine dei porti, in seguito alla ripulitura delle reti in cui rimangono spesso impigliati.
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