La trota macrostigma italiana, o trota sarda (Salmo cettii, Rafinesque, 1810), è un pesce appartenente alla famiglia dei Salmonidae. Si tratta di una specie del gruppo Salmo trutta. Non va confusa con la trota dell'Atlante (Salmo macrostigma).
Appare molto simile alla trota fario, rispetto alla quale le principali differenze sono:
Macchie ovali scure sui fianchi, piuttosto indistinte, simili a quelle che altri salmonidi presentano nelle fasi giovanili (macchie parr)
Assenza di macchie rosse sui fianchi
Vistosa macchia scura sull'opercolo branchiale.
Raggiunge, inoltre, dimensioni minori della congenere fario (max 2–3kg ma solo in via eccezionale, mentre in genere è assai più piccola).
Distribuzione e habitat
La specie vive nella zona dei Salmonidi, spesso in corsi d'acqua a carattere torrentizio e caratterizzati dall'irregolarità della portata idrica, con fondo sassoso o ghiaioso e ricchi di anfratti e nascondigli. La specie può, come adattamento alle caratteristiche del clima mediterraneo, tollerare condizioni di relativamente alta temperatura e scarsità di ossigenazione dell'acqua che sarebbero letali per le altre specie di trota. La probabile distribuzione originaria comprendeva l'intero versante tirrenico (con l'esclusione, pare, della Liguria).
In seguito a ripopolamenti effettuati con trote fario, la sua presenza sul territorio nazionale ha subito una contrazione ed è ormai possibile trovarla solo in alcuni torrenti della Sicilia sudorientale e dell'Italia centro-meridionale: Lazio (lago di Posta Fibreno e fiume Fibreno, Aniene, Ninfa),
Sardegna, Corsica, alcuni corsi d'acqua dell'Emilia-Romagna. Sono in atto tentativi di reintroduzione in Toscana, sul Monte Amiata, più precisamente nell'alto corso del fiume Fiora (SIC) attraverso la riproduzione artificiale effettuata annualmente in un incubatoio di valle, situato nella peschiera di Santa Fiora[2], dove è possibile vedere anche le trote fattrici e i processi di riproduzione, e nel fiume Merse[3][4]. In Sardegna è in corso un progetto di ripopolamento nelle acque del Rio Ermolinus, nella Barbagia di Seùlo, curato dall'Ente Foreste della Sardegna e dall'Università degli Studi di Cagliari[5].
In Sicilia la trota macrostigma, detta anche trota siciliana, è autoctona della zona orientale dell'isola: provincia di Siracusa, dove si trova il luogo della sua riproduzione[6][7].
Biologia
Alimentazione
L'alimentazione è simile a quella della trota fario, ma questa specie sembra avere una minore predilezione per una dieta a base di pesci[8].
Tassonomia
La vera trota macrostigma (Salmo macrostigma o Salmo trutta macrostigma) è del tutto assente dalle acque italiane ed europee, in quanto endemica delle acque del Nord Africa (Algeria e Marocco)[9].
Indagini biogeografiche e molecolari sul DNA mitocondriale hanno mostrato come questo taxon[quale?] non sia valido, in quanto rientra nella variabilità della non ancora descritta trota mediterranea, Salmo mediterraneus[10][11].
Note
(EN) Freyhof, J. & Kottelat, M. (2008), Salmo cettii, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
BERNATCHEZ L., 2001. The evolutionary history of brown trout (Salmo trutta L.) inferred from phyleogeografic, nested clade, and mismatich analyses of mitochondrial
DNA variation. Evolution, 55: 351-379.
Kottelat M., Freyhof J. Handbook of European Freshwater Fishes, Publications Kottelat, Cornol (CH), 2007
Stefano Porcellotti, Pesci d'Italia, Ittiofauna delle acque dolci Edizioni PLAN 2005
Zerunian S. Condannati all'estinzione? Biodiversità, biologia, minacce e strategie di conservazione dei Pesci d'acqua dolce indigeni in Italia, Edagricole 2002
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