Protosiren è un antenato estinto dei Sirenii vissuto nell'Eocene in un periodo compreso tra 45 e 36 milioni di anni fa.
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Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Superordine | Afrotheria |
Ordine | Sirenia |
Famiglia | Protosirenidae |
Genere | Protosiren |
Specie | |
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L'animale, ritrovato in varie zone del mare della Tetide (dall'Egitto ad India e Pakistan), è noto sulla base di fossili di crani e scheletri parziali. È facilmente riconoscibile dalle altre forme perché le sue vertebre toraciche hanno una grande forma ovale detta a "keyhole" (buco della serratura) con i supporti neurali a forma di canale. Le superfici delle costole sono irregolari e non lisce e questo indica che sono state collegate esclusivamente da legamenti o cartilagine flessibile piuttosto che da articolazioni sinoviali.
Protosiren è rappresentato da tre specie. La prima, Protosiren fraasi, è stata descritta da Abel nel 1907 sulla base di un cranio ben conservato ed alcuni resti postcraniali: i fossili sono stati trovati tra il calcare di Mokattam vicino al Cairo in Egitto e datati al medio Luteziano (inizio e metà Eocene, 45-40 milioni di anni fa). La seconda specie, Protosiren smithae, è stata descritta da Domming e Gingerich nel 1994 sulla base di fossili di crani di dimensioni superiori rispetto alla specie precedente: tutti i fossili fin qui rinvenuti provengono dalla famosa "Valle delle balene" (o Zeuglodon Valley) situata al margine occidentale della depressione di El Fayum in Egitto e datato ai periodi Bartoniano e Priaboniano (corrispondenti al medio e tardo Eocene, 37-36 milioni di anni fa). La terza specie infine, Protosiren sattaensis, è stata descritta ancora da Gingerich nel 1995, ha grandi dimensioni (soprattutto femori più lunghi) e sembra leggermente più primitiva della precedente.
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