La lasca[2] (Chondrostoma genei (Bonaparte, 1839) conosciuta anche come striscia è una specie di pesce d'acqua dolce appartenente alla famiglia dei Cyprinidae.
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Stato di conservazione | |
![]() Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Actinopterygii |
Ordine | Cypriniformes |
Famiglia | Cyprinidae |
Sottofamiglia | Leuciscinae |
Genere | Protochondrostoma |
Specie | C. genei |
Nomenclatura binomiale | |
Chondrostoma genei Bonaparte, 1839 | |
Sinonimi | |
Chondrostoma genei, Chondrostoma genei albicans, Chondrostoma jaculum, Leuciscus genei | |
Nomi comuni | |
Striscia | |
Distribuzione | |
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La lasca è endemica dei fiumi dell'Italia settentrionale (fino alla Slovenia) e (forse) del versante adriatico degli Appennini. Introdotta in Toscana, Liguria, Umbria e Lazio (bacini dei fiumi Arno, Tevere ed Ombrone).
Vive in acque correnti, limpide, con fondo sabbioso e sassoso.
Questo ciprinide ha un corpo allungato, tipico delle specie adattatesi a vivere in acque turbolente; la bocca è dotata di 5 denti faringei per lato.
La bocca è ventrale e dotata di labbra cornee come in tutti i membri del genere Chondrostoma.
La livrea è grigio-verdastra con ventre color argento. Sui fianchi corre una fascia orizzontale più scura.
È molto simile alla savetta dalla quale si distingue per il corpo più slanciato e per la banda scura sui fianchi.
Raggiunge i 30 cm di lunghezza.
La lasca è soprattutto carnivora. Si ciba principalmente di larve di insetti che trova sotto i sassi, ma si può nutrire anche di alghe incrostanti che gratta dai sassi con la bocca cornea.
Il periodo dell'accoppiamento avviene tra maggio e giugno: la femmina depone circa 5000 uova del diametro di 1,5 mm, che si schiudono dopo circa 12 giorni di incubazione ad una temperatura non inferiore ai 15 °C.
È minacciata dall'introduzione di specie alloctone di pesci più aggressivi (come ad es. il pesce gatto) e dalla progressiva distruzione del suo habitat da parte dell'uomo; è infatti particolarmente sensibile alla costruzione di sbarramenti lungo i corsi d'acqua che limitano le migrazioni a scopo riproduttivo.
È preda tipica della tecnica della passata, ma può abboccare anche alle lenze a fondo. Le esche favorite sono costituite da vermi e da larve di insetti. Le sue carni non sono cattive, ma scarsamente apprezzate per l'enorme quantità di spine.
Le popolazioni della Francia centro-meridionale e della Spagna orientale, precedentemente attribuite a C. genei, appartengono probabilmente a un'altra specie: Chondrostoma toxostoma.
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