Polyphylla ragusae (Kraatz, 1882) è un coleottero appartenente alla famiglia degli scarabaeidae (sottofamiglia melolonthinae).
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Stato di conservazione | |
![]() Specie non valutata | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Ramo | Bilateria |
Superphylum | Protostomia |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Tracheata |
Superclasse | Hexapoda |
Classe | Insecta |
Sottoclasse | Pterygota |
Coorte | Endopterygota |
Superordine | Oligoneoptera |
Sezione | Coleopteroidea |
Ordine | Coleoptera |
Sottordine | Polyphaga |
Infraordine | Scarabaeiformia |
Superfamiglia | Scarabaeoidea |
Famiglia | Scarabaeidae |
Sottofamiglia | Melolonthinae |
Tribù | Melolonthini |
Genere | Polyphylla |
Specie | P. ragusae |
Nomenclatura binomiale | |
Polyphylla ragusae (Kraatz, 1882) | |
P. ragusae si presenta come un robusto coleottero, dal corpo dalla forma tozza di dimensioni medio-grandi che stazionano tra i 24 e i 35 mm. Come tutti gli appartenendi al genere polyphylla presenta un dimorfismo sessuale abbastanza evidente, con i maschi che presentano vistosi ventagli sulle antenne mentre le femmine riportano delle dentellature sul primo paio di zampe.[1]
Le larve hanno l'aspetto di grossi vermi bianchi dalla forma a "C". Presenta tre paia di zampe sclerificate, così come la testa.
Gli adulti compaiono a fine primavera. Sono di abitudini crepuscolari e sono attratti dalle luci artificiali. P. ragusae è strettamente legata ad ambienti sabbiosi, l'ideale per lo sviluppo delle larve ma è in rarefazione a causa del restringimento del suo habitat.[1]
Ad oggi sono riconosciute due sottospecie:[1][2]
Questa specie è un endemismo della Sicilia. La sottospecie aliquoi è diffusa nella Sicilia sud-orientale, mentre la sottospecie nominale è distribuita nella Sicilia sud-occidentale e settentrionale.[1][2]
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