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Il capodoglio (Physeter macrocephalus, Linnaeus, 1758) o fisetere[2] (dal greco φῡσητήρ, phȳsētḗr, "sfiatatoio", "che soffia")[3] è il più grande di tutti gli Odontoceti e il più grande animale vivente munito di denti: misura infatti fino a 18 metri di lunghezza. L'enorme testa e la forma caratteristica del capodoglio, così come il ruolo centrale che ricopre in Moby-Dick di Herman Melville, hanno consentito a molti di descriverlo come l'archetipo della balena. Anche a causa di Melville il capodoglio viene associato comunemente con il Leviatano della Bibbia.

Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Capodoglio
Physeter macrocephalus
Stato di conservazione
Vulnerabile[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Superclasse Tetrapoda
Classe Mammalia
Sottoclasse Theria
Infraclasse Eutheria
Ordine Cetacea
Sottordine Odontoceti
Famiglia Physeteridae
Genere Physeter
Specie P. macrocephalus
Nomenclatura binomiale
Physeter macrocephalus
Linnaeus, 1758
Sinonimi

Physeter catodon

Areale

Il capodoglio è anche conosciuto come cascialotto[4] o cascialoto[5], oggi in disuso in italiano ma diffuso in altre lingue come cachalote, cachalot e simili, nome di origine portoghese che deriva probabilmente da cachola, termine colloquiale che significa "testa". I capodogli sono stati cacciati fino a tempi recenti nell'arcipelago atlantico portoghese delle Azzorre. Il capodoglio è anche l'animale di Stato del Connecticut.

Il termine "capodoglio" deriva da "capo d'olio" e trae origine dalla sostanza oleo-cerosa presente nel loro cranio.


Descrizione


Dimensioni in rapporto all'uomo
Dimensioni in rapporto all'uomo

Il capodoglio è caratterizzato da una testa molto grande, soprattutto nei maschi, che occupa normalmente un terzo della lunghezza dell'animale. Il nome specifico macrocephalus deriva dal greco e significa "grossa testa". A differenza della pelle liscia della maggior parte degli altri grandi odontoceti, la pelle del dorso del capodoglio è solitamente piena di protuberanze ed è stata paragonata a una prugna secca dagli amanti del whale-watching. Ha una colorazione grigio uniforme, sebbene possa apparire bruna alla luce del sole; sono state osservate anche balene albine bianche. Forse non sorprende il fatto che il capodoglio abbia il cervello più grande e più pesante di tutti gli animali moderni ed estinti conosciuti (pesando in media 7 kg in un maschio adulto). Nonostante questo, il cervello non è grande, paragonato alle dimensioni corporee.

Lo sfiatatoio è situato molto vicino alla parte frontale della testa ed è spostato sul lato sinistro della balena. Questo dà origine a un caratteristico soffio rivolto in avanti di dimensioni consistenti. Il capodoglio non ha una vera pinna dorsale, ma sono presenti una serie di escrescenze sul terzo caudale del dorso. La più grande veniva chiamata 'gobba' dai balenieri e per la sua forma viene comunemente scambiata per la pinna dorsale.

La coda di un capodoglio
La coda di un capodoglio

Anche la coda è triangolare ed è molto sottile. Prima di immergersi l'animale la innalza per una notevole altezza sulla superficie dell'acqua.

I capodogli hanno 20-26 paia di denti a forma di cono nella mandibola inferiore, lungo ognuno 8–20 cm. Ogni dente può pesare quasi un chilogrammo. La ragione della presenza dei denti non è nota con certezza. Si crede che non siano necessari per nutrirsi di calamari e infatti in natura sono stati trovati capodogli privi di denti in ottima salute. L'attuale opinione scientifica generale è che i denti vengano usati nelle aggressioni tra maschi della stessa specie. Questa ipotesi viene motivata dalla forma conica e dal grande spazio tra un dente e l'altro. Inoltre i capodogli maschi mostrano spesso cicatrici che sembrano causate dai denti di altri maschi. Nella mascella superiore sono presenti denti rudimentali, ma questi si aprono raramente nella bocca.

I capodogli sono tra i cetacei che mostrano un maggiore dimorfismo sessuale (cioè una grande differenza tra maschi e femmine). I maschi sono generalmente più lunghi del 30-50% rispetto alle femmine (16–18 m contro 12–14 m) e pesano il doppio (50 tonnellate contro 25 tonnellate). Alla nascita sia i maschi che le femmine misurano circa 4 m di lunghezza e pesano 1 tonnellata.

A causa della caccia intensiva le dimensioni dei capodogli sono diminuite drammaticamente, soprattutto perché i maschi più grandi venivano uccisi per primi e più intensamente, dal momento che erano più ricchi di spermaceti (l'olio di spermaceti ebbe un grande valore nel XVIII e nel XIX secolo). Nel museo di Nantucket è presente una mandibola di capodoglio, lunga 5,5 m. La mandibola cresce fino a raggiungere il 20-25% della lunghezza totale del capodoglio. Quindi questa balena potrebbe essere stata lunga 28 m e pesare circa 150 tonnellate. Un'altra prova dei grandi maschi del passato si trova al museo di New Bedford ed è una mandibola, lunga 5,2 m, di un maschio che potrebbe aver misurato circa 25,6 metri di lunghezza e aver avuto una massa di circa 120-130 tonnellate. Oltre a questo, i registri di bordo che si trovano nei musei di Nantucket e di Bedford sono ricchi di riferimenti a maschi che erano, considerata la quantità d'olio da essi ricavata, circa delle stesse dimensioni di questi due esemplari. Oggi i capodogli maschi non superano solitamente i 18 m di lunghezza e le 52 tonnellate di peso.[6] I capodogli più grandi mai osservati erano paragonabili per dimensione alla balenottera comune (più piccola della balenottera azzurra), cosa che fa del capodoglio la seconda o terza specie vivente più grande.

I capodogli sono un esempio principale di specie che ha adottato la strategia-K, il che fa credere che la specie si sia sviluppata principalmente sotto condizioni ambientali molto stabili. Questa evoluzione relativamente "facile" ha portato la specie ad avere un basso tasso di natalità, una lenta maturazione e un'alta longevità. Le femmine partoriscono una volta ogni quattro-sei anni e il periodo di gestazione dura al minimo 12 mesi e forse si protrae per 18 mesi. L'allattamento dura dai due ai tre anni. Nei maschi la pubertà dura all'incirca tra i 10 e i 20 anni. I maschi continuano a crescere anche a 30-40 anni e raggiungono le loro piene dimensioni circa a 50 anni. I capodogli vivono fino a 80 anni.

Il capodoglio detiene alcuni record del mondo naturale:

  1. Il più grande animale con i denti conosciuto.
  2. Il cervello più grande di ogni creatura vivente della Terra. Il cervello di un capodoglio maturo pesa 7 kg e sono persino esistiti esemplari con cervelli che pesavano 9 kg.
  3. Il mammifero che si immerge più in profondità (fino a profondità di 2200 metri), trattenendo il respiro per più di 2 ore.
  4. Secondo un articolo di National Geographic del 2003, il capodoglio sarebbe l'animale più rumoroso del mondo. Gli schiocchi del capodoglio hanno un livello di emissione che supera i 230 dB a una pressione di un micropascal e a una distanza di un metro.

Spermaceti


Lo spermaceti è la sostanza cerosa semiliquida che si trova nella testa del capodoglio. Il nome deriva dal tardo latino sperma ceti (entrambe parole prese in prestito dal greco), che significa "sperma di balena" (alla lettera, "sperma di mostro marino"). Il nome comune inglese della specie, Sperm Whale, è in effetti un'apocope di Spermaceti Whale. La sostanza non è, ovviamente, il seme della balena, ma è stato scambiato per esso dai primi balenieri. Lo spermaceti si trova nell'organo dello spermaceti, o cassa, davanti e sopra al cranio del capodoglio, e anche nella cosiddetta giunca, davanti alla testa del capodoglio, proprio sopra la mascella superiore. La cassa consiste di una sostanza cerosa biancastra, satura di spermaceti. La giunca è una sostanza più solida.

Una funzione degli organi dello spermaceti è occuparsi della galleggiabilità durante le immersioni. Prima di immergersi, l'acqua fredda viene trasportata attraverso quest'organo e la cera si solidifica. L'innalzamento della densità specifica genera una spinta verso il basso (equivalente approssimativamente a 40 kg) e consente al capodoglio di inabissarsi senza sforzo. Quando caccia in profondità (a un massimo di 3000 m) l'ossigeno immagazzinato viene consumato e il calore in eccesso scioglie lo spermaceti. Ora solamente le forze idrodinamiche (sostenute dal nuoto) mantengono il capodoglio in profondità, prima che riemerga senza sforzo.

Sono state ipotizzate anche altre funzioni: una di esse, discussa per inciso in Moby-Dick da Melville, è che la cassa si trasformi in una sorta di ariete da usare nei combattimenti tra maschi. Questa ipotesi viene confermata dagli affondamenti ben documentati delle navi Essex e Ann Alexander in seguito agli attacchi di capodogli che pesavano solamente un quinto delle navi.

Un'altra ipotesi è che la cassa venga usata come aiuto per l'ecolocazione. La forma di quest'organo consente allo stesso tempo di focalizzare e di allargare il raggio dei suoni emessi. Il capodoglio possiede in effetti due narici - una narice esterna, che forma lo sfiatatoio, e una narice interna che preme contro il contenitore simile a una borsa dello spermaceti.

Una teoria riguardo alle abilità di ecolocazione di questi animali sostiene che la combinazione della forma del cranio della balena, la geometria altamente variabile (in tre dimensioni) della guaina muscolare che circonda gli organi dello spermaceti e la presenza di questa "narice interna" può consentire al capodoglio di emettere una vasta gamma di produzioni sonore - non solo un'ecolocazione ad alta fedeltà, ma anche altri effetti come onde sonore ed energia meccanica. Per esempio, si è ipotizzato che i capodogli, nuotatori goffi e poderosi, utilizzino scariche sonore per stordire e catturare i calamari, agili nuotatori, di cui si nutrono.

Lo spermaceti è stato molto ricercato dai balenieri dei secolo XVIII, XIX e XX. Questa sostanza trova una grande varietà di applicazioni commerciali, come olio per orologi, fluido per trasmissioni automatiche, lubrificante per lenti fotografiche e altri strumenti ad alta precisione, in cosmetica, come additivo negli oli per motori, come fonte di glicerina, come composto anti-ruggine, detergente, fibra chimica, nella fabbricazione di vitamine e di più di 70 composti farmaceutici.


Soffio e respirazione


Queste balene respirano aria sulla superficie dell'acqua tramite un singolo sfiatatoio a forma di s. Lo sfiatatoio è situato sul lato sinistro della parte anteriore dell'enorme testa. Respirano 3-5 volte al minuto al massimo, ma il numero sale a 6-7 volte al minuto dopo un'immersione. Il soffio è un singolo getto rumoroso che si innalza fino a 15 m sulla superficie dell'acqua ed è inclinato in avanti, a sinistra del cetaceo, con un angolo di 45°.


Ecologia, comportamento e storia naturale



Nutrizione, comportamento e immersioni


Un capodoglio percepisce un calamaro gigante grazie al suo sonar
Un capodoglio percepisce un calamaro gigante grazie al suo sonar

I capodogli, insieme agli iperodonti e agli elefanti marini, sono i mammiferi che si immergono più in profondità al mondo.

Si pensa che siano in grado di immergersi fino a 3 km di profondità e che possano restare sul fondo dell'oceano fino a 90 minuti. Le immersioni più tipiche si aggirano intorno ai 400 m di profondità, durano 30-45 minuti e vengono effettuate generalmente verso nord. Possiedono tre tonnellate di sangue, che trasporta abbastanza ossigeno per aiutarli nelle loro immersioni in profondità; in tal modo possono spingersi venti volte più in profondità di quanto possa fare un essere umano.

Si nutrono di una vasta gamma di specie, in particolare di calamari giganti, di polpi e di varie specie diverse di pesci, come le razze di profondità e alcune specie di squali (nello stomaco di un maschio adulto catturato alle Azzorre è stato trovato uno squalo elefante di 2,5 metri[7]), ma la parte principale della loro dieta consiste di calamari di medie dimensioni. Quasi tutto ciò che conosciamo sui calamari di acque profonde è stato ricavato dagli esemplari trovati negli stomaci dei capodogli catturati.

I racconti di titaniche battaglie tra capodogli e calamari giganti, che si crede raggiungano i 13 m, sono forse il frutto di leggende, visto che anche i più grandi calamari giganti pesano solamente 300 kg, peso irrisorio rispetto anche solo alle poche tonnellate di un giovane esemplare di capodoglio. Anche se recentemente un calamaro colossale di 495 kg è stato catturato da pescatori neozelandesi nel mare di Ross. Comunque, le cicatrici bianche sui corpi dei capodogli si crede che siano causate dai calamari oppure dai denti di altri maschi. I calamari giganti sono considerati la dieta principale dei capodogli. Sono ben conosciuti, e anche ben documentati, furti di merluzzi neri e nototenidi catturati con tramagli. Si crede che questa caratteristica sia propria anche di altre balene o dei piccoli.

Si ipotizza che i becchi taglienti dei calamari consumati, contenuti nell'intestino della balena, inducano la produzione di ambra grigia, analogamente alla produzione delle perle. L'irritazione dell'intestino provocata dai becchi stimola la secrezione di questa sostanza simile a un lubrificante. I capodogli sono mangiatori straordinari e ogni giorno ingurgitano cibo per un totale del 3% del loro peso corporeo. Il consumo di prede annuale dei capodogli di tutto il mondo si stima essere di 100 milioni di tonnellate - quanto il peso degli animali marini consumati annualmente dall'uomo.

L'unico predatore che attacca i capodogli, oltre all'uomo, è l'orca. I grandi branchi itineranti di orche attaccano frequentemente gruppi di femmine con i piccoli, cercando solitamente di separare il cucciolo di capodoglio e ucciderlo. Spesso le femmine di capodoglio possono respingere questi attacchi, formando un cerchio con al centro i loro piccoli per poi sbattere violentemente le loro code, impedendo così alle orche di penetrare la formazione. Se il branco di orche è estremamente grande, esse possono a volte uccidere anche femmine adulte. I grossi maschi di capodoglio non hanno invece predatori, perché persino le orche possono essere uccise da queste aggressive e potenti creature.

Battute di pesca con tramaglio nel golfo dell'Alaska hanno registrato che numerosi capodogli ricavavano vantaggio da esse, nutrendosi dei pesci rimasti attaccati agli ami, risparmiando così a queste balene le operazioni di caccia. Comunque, la quantità del pesce così ottenuto è veramente scarsa rispetto al bisogno di cibo giornaliero del capodoglio. Sono state catturate recenti immagini video di un grosso capodoglio maschio che "depredava" un tramaglio per guadagnarsi un po' di pesce.

La fisiologia del capodoglio presenta alcuni adattamenti per affrontare i drastici cambiamenti di pressione quando si immerge. La gabbia toracica è flessibile per sostenere lunghi collassi e il cuore può ridursi per preservare le riserve di ossigeno. La mioglobina immagazzina ossigeno nei tessuti muscolari. Il sangue può essere indirizzato solamente verso il cervello e altri organi essenziali, quando è finito il livello di ossigeno. Anche l'organo dello spermaceti gioca un ruolo importante.

Un capodoglio che salta alle Azzorre
Un capodoglio che salta alle Azzorre

Nonostante i capodogli siano ben adattati per immergersi, immersioni ripetute a grandi profondità provocano effetti a lungo termine sulle balene. Alcuni scheletri di capodoglio mostrano corrosione delle ossa, che negli umani è spesso segno della malattia da decompressione. Gli scheletri delle balene più vecchie mostrano una corrosione più profonda, mentre gli scheletri dei piccoli di capodoglio non mostrano alcun danno. Questi danni indicano che i capodogli sono suscettibili alla malattia da decompressione; emersioni improvvise possono anche risultare letali.

Tra un'immersione e l'altra, il capodoglio risale alla superficie per respirare e lascia passare più o meno dagli otto ai dieci minuti prima di immergersi di nuovo.

A causa delle grandi profondità delle loro immersioni, i capodogli a volte annegano quando rimangono intrappolati nei cavi telefonici transoceanici.

La struttura sociale dei capodogli si suddivide in base al sesso. Le femmine sono animali estremamente sociali, caratteristica che si crede derivi dal loro cammino evolutivo relativamente semplice. Le femmine risiedono in gruppi di circa una dozzina di individui con i loro piccoli. I maschi abbandonano queste "scuole materne" tra i 4 e i 21 anni di età e formano dei "gruppi di scapoli" con altri maschi di età e dimensioni simili. Non appena i maschi diventano più vecchi, tendono a disperdersi in gruppi più piccoli e i maschi più vecchi conducono generalmente vita solitaria. Alcuni maschi da poco maturi si sono arenati insieme, cosa che suggerisce un livello di cooperazione non perfettamente compreso.

Il capodoglio è tra le specie più cosmopolite del mondo e vive in tutti gli oceani e nel mar Mediterraneo. La specie è relativamente abbondante tra le acque artiche e l'equatore. Le popolazioni sono più dense nei pressi delle piattaforme continentali e dei canyon, probabilmente perché riescono a nutrirsi più facilmente. I capodogli si trovano solitamente al largo, nelle acque profonde, ma sono anche stati visti lungo la costa in aree dove la piattaforma continentale è meno estesa.


Tassonomia e nomenclatura


Uno scheletro di capodoglio al museo di storia naturale di Milano
Uno scheletro di capodoglio al museo di storia naturale di Milano

Il capodoglio è una delle molte specie descritte per la prima volta da Linneo nel 1758 nell'opera del XVIII secolo Systema Naturae; egli riconobbe quattro specie nel genere Physeter. Gli esperti, più tardi, videro che si trattava solamente di una sola specie. Nelle pubblicazioni più moderne il capodoglio viene classificato come l'unica specie della famiglia Physeteridae (si tratta, cioè, di un genere monospecifico). La famiglia dei capodogli viene a volte considerata una superfamiglia, Physeteroidea. Questa superfamiglia comprende solamente altre due specie - il capodoglio pigmeo e il capodoglio nano. Queste due balene appartengono alla famiglia Kogiidae.

Mead and Brownell, comunque, classificano tutte e tre le specie nella famiglia Kogiidae, dando al capodoglio il nome binomiale di Physeter catodon e lasciando perdere la superfamiglia.

Il brano seguente è un estratto dal Moby-Dick di Melville, in cui spazia sulla nomenclatura e sui nomi tradizionali dati al capodoglio:

«Questa balena, vagamente nota tra gli antichi inglesi come Balena Trumpa, o Balena Fisiterio, o Balena a testa d'incudine, è l'attuale Cachalot dei francesi, il Pottfisch dei tedeschi e il Macrocefalo delle Parole Lunghe. ... Ora voglio occuparmi principalmente del suo nome. Dal punto di vista filologico, è assurdo. Alcuni secoli fa, quando il capodoglio era quasi totalmente sconosciuto nelle sue caratteristiche precipue e il suo olio veniva ottenuto soltanto accidentalmente quando un pesce si arenava, in quei tempi, a quel che sembra, a livello popolare si riteneva che lo spermaceti derivasse da una creatura identica a quella allora nota in Inghilterra come Balena di Groenlandia o Balena Franca. Si supponeva anche che lo spermaceti non fosse che quell'umore vitale della Balena di Groenlandia indicato dalle prime due sillabe della parola. Oltretutto a quel tempo lo spermaceti era anche terribilmente scarso, e non veniva usato per l'illuminazione, ma solo come unguento e medicinale. Lo si comprava in farmacia, come oggi si compra un'oncia di rabarbaro. Immagino che quando, col passar del tempo, divenne nota la vera natura dello spermaceti, i mercanti ne abbiano conservato il nome originale proprio per accrescerne il valore attraverso quell'allusione, così curiosamente efficace, alla sua scarsità. E così alla fine quell'appellativo deve essere stato applicato alla balena, da cui di fatto lo spermaceti era ricavato. - Moby Dick di Melville, Capitolo 32, chiamato "Cetologia"»

Si crede che i capodogli si siano distaccati dalle altre balene con i denti molto presto nell'evoluzione del sottordine, cioè circa venti milioni di anni fa.


Conservazione



Popolazione e caccia


Finto capodoglio creato dall'artista Dirk Claesen sulla spiaggia di Scheveningen (Paesi Bassi) per sensibilizzare l'opinione pubblica in merito agli spiaggiamenti di capodogli
Finto capodoglio creato dall'artista Dirk Claesen sulla spiaggia di Scheveningen (Paesi Bassi) per sensibilizzare l'opinione pubblica in merito agli spiaggiamenti di capodogli

Il numero totale dei capodogli di tutto il mondo è sconosciuto. Stime approssimate, ottenute dalla ricognizione di piccole aree ed estrapolando il risultato da tutti gli oceani del mondo, variano dai 200.000 ai 2.000.000 di individui. Sebbene il capodoglio sia stato cacciato per alcuni secoli per la carne, l'olio e lo spermaceti, la prospettiva conservazionista del capodoglio è più brillante di quella di molte altre balene. Sebbene sopravviva ancora in Indonesia una pesca costiera su piccola scala, esso è protetto praticamente in tutto il mondo. I pescatori non catturano le creature di mare profondo di cui si nutrono i capodogli e il mare profondo è probabilmente più resistente all'inquinamento degli strati superficiali.

Comunque, il recupero dagli anni della caccia alla balena è un processo lento, soprattutto nel Pacifico meridionale, dove il prezzo pagato dai maschi in età riproduttiva è stato molto severo.


Osservazione dei capodogli


I capodogli non sono le balene più facili da osservare, a causa dei loro lunghi periodi di immersione e della loro abilità nel viaggiare per lunghe distanze sott'acqua. Comunque, a causa dell'aspetto distintivo e delle grandi dimensioni di questa balena, la sua osservazione sta diventando molto popolare. Gli osservatori di capodogli usano spesso degli idrofoni per ascoltare gli schiocchi delle balene e localizzarle prima che riemergano. Luoghi celebri per l'osservazione del capodoglio comprendono la pittoresca Kaikoura, sull'Isola del Sud della Nuova Zelanda, dove la piattaforma continentale è così stretta che le balene possono essere osservate dalla costa, Andenes e Tromsø nella Norvegia artica e le Azzorre, dove possono essere viste per tutto l'anno, a differenza di altre balene, che si possono vedere solamente durante le migrazioni. Si ritiene che Dominica sia l'unica isola caraibica con un branco di femmine e piccoli residente per tutto l'anno.


Nelle notizie


Nel luglio 2003 un'enorme massa indistinta di carne bianca venne trovata su una spiaggia delle coste del Cile meridionale. La lunga massa di 12 metri di tessuto gelatinoso fece credere che si fosse scoperto un polpo gigante sconosciuto. I ricercatori del Museo di Storia Naturale di Santiago conclusero invece che la massa era in verità l'interno di un capodoglio, conclusione dedotta dall'osservazione delle ghiandole dermiche. Quando un capodoglio muore, i suoi organi interni si decompongono, fino a che l'animale non diventa poco più di una massa semiliquida intrappolata sotto la pelle. La pelle può infine strapparsi, causando la fuoriuscita della massa interna e l'eventuale spiaggiamento.

I capodogli morti spesso galleggiano verso la costa. Oltre ai tessuti decomposti sopra indicati, i gestori delle spiagge temono che gli squali, in particolare il grande squalo bianco, possano essere attratti verso la spiaggia dalla carne putrefatta e che possano causare un pericolo potenziale per i bagnanti. Per questo motivo, i capodogli morti vengono spesso rimorchiati al largo prima che si spiaggino. Questo avvenne due volte nel maggio 2004, una volta al largo di Oahu, alle Hawaii, dove un capodoglio morto venne rimorchiato in mare per 35 miglia, ma ritornò sulla costa due giorni dopo.[senza fonte]


Balene esplosive


Forse per ricercare la notizia più famosa riguardante un capodoglio bisogna tornare indietro fino al 1970, quando un animale in decomposizione di 7,25 tonnellate di peso e 13,7 m di lunghezza venne a riva in Oregon. Per qualche tempo fu una curiosità per i residenti locali. Essendo la spiaggia di pubblico diritto di transito, fu compito dei membri del Dipartimento dei Trasporti dell'Oregon occuparsi di questo. Essi riempirono l'animale con mezza tonnellata di dinamite. Venerdì 12 novembre la dinamite venne fatta esplodere, ma l'esplosione non si diresse verso il Pacifico, com'era stato previsto. Nessuno rimase ferito, ma un'auto rimase distrutta dalla pioggia di grasso. Gli spettatori furono ricoperti da pezzetti maleodoranti di capodoglio morto.[senza fonte]

Nel gennaio 2004 avvenne un fatto ben più eclatante sotto i riflettori dei media globali. Un esemplare di capodoglio morto, lungo 17 m e pesante 50 tonnellate, si arenò sulla spiaggia di Tainan City, a Taiwan. Mentre veniva trasportato all'università della città, la pressione dei gas provocati dalla decomposizione all'interno del corpo causò un'esplosione. Nessuno rimase ferito, ma il sangue e le viscere si sparsero su alcune auto e travolsero i pedoni.[senza fonte]


Incidenti


Nel marzo 2007 un pescatore giapponese è annegato dopo che la sua imbarcazione è stata capovolta da un capodoglio spaventato che stava cercando di soccorrere. La balena stava vagando nelle acque relativamente basse in una baia di Shikoku.[senza fonte]


Note


  1. (EN) Cetacean Specialist Group 1996, Physeter macrocephalus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. Giacomo Devoto, Gian Carlo Oli, Dizionario della lingua italiana, Firenze, Le Monnier, 1971.
  3. Franco Montanari, Vocabolario della lingua greca, Torino, Loescher, 1995.
  4. Giuseppe Notarbartolo di Sciara e Luigi Cagnolaro, I nomi italiani dei cetacei, in Italian Journal of Zoology, vol. 54, n. 4, 1987, p. 361, DOI:10.1080/11250008709355609.
  5. Palmiro Premoli, Il vocabolario nomenclatore, vol. 1, Milano, Società editrice Aldo Manuzio, 1909-1912, p. 232.
  6. Stefan Lovgren, Jumbo Squid, Sperm Whale Study Reveals How the Giant Creatures Feed, Hunt, National Geographic News.
  7. Maurizio Wurz & Nadia Repetto, Le guide White Star, Mondo sottomarino: Balene e Delfini, Vercelli, WhiteStar, 2003, ISBN 88-8095-948-4.

Bibliografia



Voci correlate



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На других языках


[es] Physeter macrocephalus

El cachalote (Physeter macrocephalus) es una especie de mamífero marino del infraorden Cetacea del parvorden Odontoceti. El cachalote es el único miembro del género Physeter y es una de las tres especies vivientes de la familia Physeteridae, junto al cachalote pigmeo y cachalote enano.

[fr] Grand cachalot

Physeter macrocephalus, Physeter catodon • Cachalot, Cachalot macrocéphale
- [it] Physeter macrocephalus

[ru] Кашалот

Кашало́т[3] (лат. Physeter macrocephalus) — морское млекопитающее, единственный современный представитель семейства кашалотовых[3], родственного карликовым кашалотам. Является крупнейшим из зубатых китов. Взрослые самцы достигают в среднем длины 18—20 м и массы около 40 т, тогда как самки — соответственно 11 м и 15 т. Это один из немногих видов китообразных, у которых ярко выражен половой диморфизм: самки почти вдвое меньше самцов, отличаются телосложением, количеством зубов, размером и формой головы и так далее. Внешний вид кашалота весьма характерен: у этого кита огромная прямоугольная голова, внутри которой находится так называемый спермацетовый мешок. Кашалот выделяется среди прочих крупных китов рядом других уникальных анатомических особенностей.



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