La tigre di Bali (Panthera tigris sondaica Schwarz, 1912) è una sottospecie di tigre estinta negli anni trenta del XX secolo. Diffusa nella sola isola di Bali, era la più piccola di tutte le tigri.
Tigre di Bali | |
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Panthera tigris balica uccisa da M. Zanveld negli anni 1920 | |
Stato di conservazione | |
Estinto (anni '50) | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Superclasse | Tetrapoda |
Classe | Mammalia |
Sottoclasse | Theria |
Infraclasse | Eutheria |
Superordine | Laurasiatheria |
Ordine | Carnivora |
Sottordine | Feliformia |
Famiglia | Felidae |
Sottofamiglia | Pantherinae |
Genere | Panthera |
Specie | P. tigris |
Sottospecie | P. t. sondaica |
Nomenclatura trinomiale | |
Panthera tigris sondaica Schwarz, 1912 | |
Sinonimi | |
Panthera sondaica balica, Panthera tigris balica | |
Areale (prima dell'estinzione) | |
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Questa era una delle tre sottospecie di tigre scoperta in Indonesia, insieme alla tigre di Giava (estinta, in cui la tigre di Bali potrebbe essere inclusa, secondo alcuni autori[1]) e alla tigre di Sumatra (in pericolo di estinzione).
I maschi più grandi non arrivavano ai 100 chilogrammi, meno di un terzo dunque di quello che solitamente pesa la sottospecie più grande: la tigre siberiana. Fisicamente, la tigre di Bali ricordava molto la tigre di Giava, anch'essa estinta, rispetto alla quale era però più piccola e di colore più scuro. Il dorso, il costato e la coda erano di un arancione acceso ed erano solcati da strisce nere, di forma biforcuta e compatte, meno numerose rispetto alle altre sottospecie. Il ventre e parte del muso erano bianchi: quest'ultimo era solcato da strisce nere, caratteristiche della sottospecie. Il pelo era corto e folto. La particolarità della Tigre di Bali era però il cranio: questa sottospecie vantava un setto nasale piuttosto "marcato" e dei denti diversi dalle altre sottospecie.
Le tigri di Bali si potevano riprodurre in qualsiasi periodo dell'anno, sebbene si accoppiassero generalmente durante l'inverno o la primavera, e il periodo di gestazione era di circa 103 giorni. Normalmente partorivano due o tre piccoli che nascevano con gli occhi chiusi e pesavano approssimativamente 1,36 kg. Venivano svezzati a circa un anno di età, erano in grado di cacciare completamente da soli a diciotto mesi ed a due anni erano pienamente indipendenti.
Data la modesta estensione di Bali, risulta evidente come l'isola non potesse sostenere una popolazione abbondante di tigri, che necessitano di ampi territori di caccia: per questo motivo, la popolazione della tigre di Bali fu sempre molto limitata.[2]
Agli inizi del XX secolo, l'aumento della popolazione umana comportò una forte deforestazione allo scopo di ottenere nuove superfici coltivabili. A ciò si aggiunse una vera e propria "persecuzione" della tigre, che incuteva timore nelle popolazioni locali. Dopo la I guerra mondiale, molti cacciatori occidentali giunsero nell'isola di Bali e si diedero alla caccia della tigre la quale, ormai, popolava solo la zona occidentale dell'isola. Il 27 settembre del 1937 fu abbattuto l'ultimo esemplare, una femmina[3].
Durante gli anni quaranta e, in misura sempre minore, fino al 1972 si ebbero vari avvistamenti non confermati. Tuttavia, l'estensione attuale delle foreste sull'isola è così modesta che difficilmente esse potrebbero ospitare un animale delle dimensioni di una tigre.[3]
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