Palpelius Simon, 1903 è un genere di ragni appartenente alla famiglia Salticidae.
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Protostomia |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Chelicerata |
Classe | Arachnida |
Ordine | Araneae |
Sottordine | Araneomorphae |
Superfamiglia | Salticoidea |
Famiglia | Salticidae |
Sottofamiglia | Euophryinae |
Tribù | Euophryini |
Genere | Palpelius Simon, 1903 |
Specie | |
vedi testo | |
Le femmine di questo genere misurano al massimo 7 mm di lunghezza, i maschi variano da 6 a 10. Il cefalotorace è abbastanza ampio e rialzato nella pars cephalica, digradando subito dopo il pattern oculare[1].
Il colore prevalente è rosso-bruno, con vari disegni e chiazze di colore bianco lateralmente e centralmente. L'opistosoma è pallido con strisce trasversali scure nei pressi del centro, non sempre presenti. Le zampe sono marroni con le due paia anteriori più robuste e più scure; sono presenti anche piccole strisce nere al di sotto delle patelle e delle tibie[1].
Le 14 specie oggi note di questo genere sono diffuse in Indonesia, Oceania e in Australia: in particolare ben quattro specie sono endemiche delle isole Figi e tre del Borneo[2].
Gli esemplari studiati per la determinazione della specie tipo vennero descritti da Thorell nel 1881 che li denominò Plexippus beccarii; a seguito di un'analisi di Simon del 1903 assunsero la denominazione di P. beccarii[2].
A dicembre 2010, si compone di 14 specie[2]:
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