Si distingue facilmente dal rigogolo per due larghe strisce nere sugli occhi che si congiungono sulla nuca. Inoltre ha un becco più robusto.
La femmina ha il colore del mantello più verdastro o olivaceo.
Biologia
Come altri orioli, si nutre di insetti e frutta. Il nido consiste in una profonda coppa posta alla biforcazione tra due rami. Nidifica da giugno a dicembre.
Distribuzione e habitat
Ha un areale estremamente ampio che comprende India, Bangladesh, Myanmar, Cambogia, Thailandia, Vietnam, Laos, Indonesia, Filippine, Malaysia, Cina, Russia, Corea, Singapore e Taiwan.[1]
La maggior parte dei membri che risiedono in India meridionale sono migratori e possono essere avvistati con più regolarità sui Ghati occidentali.[senzafonte]
Tassonomia
Il Congresso Ornitologico Internazionale riconosce le seguenti sottospecie:[2]
O. c. diffusus Sharpe, 1877
O. c. andamanensis Beavan, 1867
O. c. macrourus Blyth, 1846
O. c. maculatus Vieillot, 1817
O. c. mundus Richmond, 1903
O. c. sipora Chasen & Kloss, 1926
O. c. richmondi Oberholser, 1912
O. c. lamprochryseus Oberholser, 1917
O. c. insularis Vorderman, 1893
O. c. melanisticus Meyer, AB & Wiglesworth, 1894
O. c. sangirensis Meyer, AB & Wiglesworth, 1898
O. c. formosus Cabanis, 1872
O. c. celebensis (Walden, 1872)
O. c. frontalis Wallace, 1863
O. c. boneratensis Meyer, AB & Wiglesworth, 1896
O. c. broderipi Bonaparte, 1850
O. c. chinensis Linnaeus, 1766
O. c. suluensis Sharpe, 1877
Le sottospecie viventi sulle isole Andamane (O. c. andamanensis) e Nicobare (O. c. macrourus sono stanziali, e differiscono dalle altre popolazioni nella disposizione del giallo sulle ali e sulla coda e nelle dimensioni del becco. Probabilmente si tratta di specie criptiche[3].
Note
(EN) BirdLife International 2009, Oriolus chinensis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
(EN) Gill F. and Donsker D. (eds), Family Oriolidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 6 maggio 2014.
Rasmussen, P.C. and Anderton, J.C. 2005. Birds of South Asia. The Ripley Guide. Smithsonian Institution and Lynx edicions.
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