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Nanotyrannus (il cui nome significa "tiranno nano" o "piccolo tiranno") è un genere invalido di dinosauro teropode tirannosauride. Conosciuto solo per due esemplari (forse tre), questi si sono rivelati esemplari giovani della specie contemporanea Tyrannosaurus rex. Studi successivi hanno rivelato che questi esemplari rappresentano individui immaturi che possono essere comodamente sinonimizzati all'interno del genere Tyrannosaurus, però la discussione tra i paleontologi è ancora in atto.

Come leggere il tassobox
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Nanotyrannus
Cranio di N. lancensis
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Superordine Dinosauria
Sottordine Theropoda
Famiglia † Tyrannosauridae
Sottofamiglia † Tyrannosaurinae
Genere Nanotyrannus
Bakker, Currie & Williams, 1988
Nomenclatura binomiale
† Nanotyrannus lancensis
Bakker, Currie & Williams, 1988 (originariamente Gorgosaurus)
Sinonimi
  • Stygivenator? Olshevsky, 1995
  • Gorgosaurus lancensis Gilmore, 1946
  • Deinodon lancensis (Gilmore, 1946)
  • Aublysodon lancensis (Gilmore, 1946)
  • Albertosaurus lancensis (Gilmore, 1946)
  • Tyrannosaurus lancensis? (Gilmore, 1946)

Storia della scoperta


Scheletro montato dell'esemplare Jane, al Burpee Museum of Natural
Scheletro montato dell'esemplare "Jane", al Burpee Museum of Natural

Rappresentato solo da un piccolo teschio (numero di catalogo CMN 7541), il genere è stato scoperto da Charles Gilmore nel 1942 e descritto nel 1946 come una specie di Gorgosaurus chiamata appunto G. lancensis[1]. Nel 1988, la specie è stata ridescritta da Robert Bakker e colleghi. Ricerche iniziali indicavano che le ossa del cranio erano fuse, sugggerendo un esemplare adulto. Alla luce di ciò, Bakker e colleghi assegnarono il teschio ad un nuovo genere, che chiamarono Nanotyrannus per le sue dimensioni apparentemente piccole[2] Comunque, lavori successivi hanno sollevato dubbi su ciò, e alcuni paleontologi non considerano la specie valida: siccome il fossile è contemporaneo a quello del Tyrannosaurus rex, molti paleontologi credono che sia una forma giovanile di quest'ultimo.[3]

Nel 2001 è stato scoperto un tirannosauro giovane più completo ("Jane", numero di catalogo BMRP 2002.4.1), appartenente alla stessa specie del Nanotyrannus originale. Nel 2005, una conferenza sui tirannosauri si è concentrata sulla validità della specie Nanotyrannus supportata dalla scoperta di "Jane", conservata nel Burpee Museum of Natural History. Molti paleontologi, come Phil Currie e Donald M. Henderson, hanno visto la scoperta di Jane come una conferma che il Nanotyrannus è un T. rex giovane o una specie fortemente correlata[4][5]. Peter Larson, d'altra parte, ha continuato a sostenere il Nanotyrannus come genere a sé stante.[6] Nel 2015, Phil Manning e Charlotte Brassie dell'Università di Manchester hanno condotto uno studio sull'esemplare "Jane" con l'ausilio di uno scanner LIDAR e l'utilizzo di dati e modelli al computer; i due studiosi hanno stimato che la massa corporea di "Jane" si aggirava tra i 600 e i 900 kg, di gran lunga inferiore al peso che ci si aspetterebbe da un giovane Tyrannosaurus.[7] Tuttavia, nello stesso anno, Holly Woodward Ballard dell'Oklahoma State University, condusse uno studio sull'istologia delle ossa dell'esemplare "Jane". Prendendo come modello la sezione del femore di "Jane", e contando gli anelli che presentava, Ballard ha dimostrato che Jane aveva solo 11 anni quando morì, suggerendo che l'animale era ancora in fase di crescita.[7]

Proprio lo studio di "Jane" potrebbe determinare se Nanotyrannus lancensis è una specie valida o se rappresenta solo un giovane T. rex.[8]

Inoltre, alcuni sostengono che Stygivenator, che è generalmente considerato un giovane di Tyrannosaurus rex, potrebbe essere un esemplare più giovane di Nanotyrannus.[9]

Alla fine del 2011 è stata resa nota la scoperta di un nuovo esemplare di tyrannosauride praticamente completo trovato insieme a un ceratopside nel 2006.[10] Gli esemplari sono stati studiati da Robert Bakker e Peter Larson sul posto, che hanno identificato il ceratopside come Triceratops e il tyrannosauride come Nanotyrannus. L'esemplare, soprannominato "Bloody Mary", presenta braccia lunghe quasi 3 piedi, con le ossa della mano una volta e mezza più lunghe di quelle dell'esemplare di T. rex "Sue". Tuttavia, la conferma di tali affermazioni e se il campione sia effettivamente distinto da T. rex, sono impossibili da determinare, poiché l'esemplare "Bloody Mary" rimane in mani a privati e dunque lontano dall'accesso scientifico.[7] Il paleontologo Jack Horner è arrivato al punto di affermare che l'esemplare è "scientificamente inutile" a causa del suo scavo da parte di privati, e non da parte di accademici addestrati a ricostruire l'ambiente circostante.[11] La proprietà dell'esemplare, che è ancora contestata, sarà decisa dalla Corte Suprema del Montana, nel 2019.[12]

Uno studio del 2020 condotto da Woodward e colleghi ha stabilito che gli esemplari riferiti a Nanotyrannus erano ontogeneticamente immaturi e hanno dimostrato che le affinità più probabili di questi campioni appartenevano a Tyrannosaurus.[13]


Classificazione e validità


Tra le principali differenze che i paleontologi a favore della teoria di Bakker sulla quale il Nanotyrannus rappresenterebbe una specie a parte da Tyrannosaurus, vi sono il numero dei denti. Il Nanotyrannus possedeva molti più denti nelle sue fauci, contando ben 14-15 denti per ciascun lato della mascella superiore e 16 denti in ciascun lato della mascella inferiore. Dal canto suo il Tyrannosaurus disponeva di ben 11-12 su ogni lato della mascella superiore e 11-14 in quella inferiore. Le implicazioni esatte di questa differenza nel numero di denti è molto controverso. In uno studio del 1999 sui modelli di crescita dei tirannosauridi, il paleontologo Carr ha dimostrato che, in Gorgosaurus libratus, il numero di denti diminuiva con la crescita dell'animale e ha usato tali dati per sostenere l'ipotesi che il Nanotyrannus fosse solo un esemplare giovane di T. rex.[3] Tuttavia tale ipotesi fu smentita e screditata da un'accurata ricerca sui modelli di crescita di Tarbosaurus bataar (animale maggiormente imparentato con Tyrannosaurus), esponendo che durante la crescita questi animali non perdevano i denti, affermando anche i livelli e i modelli di crescita di Tyrannosaurus e Gorgosaurus sono molto diversi in quanto fanno parte di due diverse sottofamiglie.[14] La prova di tale teoria arrivò nel 2006 con il ritrovamento del cranio di un giovane Tarbosaurus che contava lo stesso numero di denti di un adulto, dando un'ulteriore prova che il Nanotyrannus fosse un genere a se stante.[15] Ulteriore prova della distinzione di Nanotyrannus da Tyrannosaurus, suggerita da Larson oltre che alla diversa costituzione del cranio, sono le zampe anteriori che in Nanotyrannus sono ben più lunghe (in relazioni al corpo), presentando anche falangi più grandi e una forcula più estesa.[9]

Replica del cranio di Jane, in evidenza il forame sull'osso quadratogiugale, al Burpee Museum of Natural History
Replica del cranio di "Jane", in evidenza il forame sull'osso quadratogiugale, al Burpee Museum of Natural History

Un'altra differenza citato da coloro che sostengono la validità di N. lancensis come specie, è la presenza di piccoli forami, o buchi, nell'osso quadratogiugale, un osso nell'angolo posteriore del cranio. Sia il cranio olotipo sia l'esemplare "Jane" presentano questa caratteristica, facendo supporre che non si tratti di una deformità ma di una caratteristica distintiva, non presente nei tirannosauridi adulti. Gli oppositori alla teoria di Bakker, affermano che si tratterebbe di un fenomeno presente solo nei giovani esemplari di Tyrannosaurus e affini ma tali fori non sono stati ritrovati in esemplari giovani di animali affini come Tarbosaurus.[14] Tuttavia, ciò mette in dubbio anche la validità stessa di Nanotyrannus, poiché tali fori indicherebbero un'incompleta sutura delle ossa, rivelando che si tratti di un esemplare giovane di T. rex.[16][17]

Un'ulteriore prova, scoperta più di recente, arriva dai modelli 3D delle cavità del cervello del cranio olotipo di Nanotyrannus e quello di Tyrannosaurus, che mostrano che la posizione dei vasi sanguigni e i nervi ottici sono posti in una differente posizione, ad ulteriore prova che i due animali siano de generi separati.[7] Tuttavia, ciò potrebbe essere giustificato da cambiamenti nella forma del cranio durante la crescita di T. rex[18][19] o da una distorsione tafonomica.[20]

L'analisi delle proporzioni degli arti pubblicata nel 2016, suggerisce che gli esemplari di Nanotyrannus hanno livelli diversi di cursorialità, citati come una potenziale differenza tra N. lancensis e T. rex.[21] Tuttavia, il paleontologo Manabu Sakomoto ha commentato che questa conclusione è probabilmente influenzata dalle ridotte dimensioni degli esemplari e la discrepanza non riflette necessariamente la distinzione tassonomica.[22] Può anche rappresentare il partizionamento di nicchie ecologiche, permettendo agli individui di diversi livelli ontogenetici di abitare nello stesso habitat, cacciando prede differenti, senza entrare in competizione.


Note


  1. Gilmore (1946). "A new carnivorous dinosaur from the Lance Formation of Montana." Smithsonian Miscellaneous Collections, 106: 1–19.
  2. Bakker, Williams, and Currie (1988). "Nanotyrannus, a new genus of pygmy tyrannosaur, from the latest Cretaceous of Montana." Hunteria, 1: 1–30.
  3. T.D. Carr, Craniofacial ontogeny in Tyrannosauridae (Dinosauria, Coelurosauria), in Journal of Vertebrate Paleontology, vol. 19, 1999, pp. 497–520, DOI:10.1080/02724634.1999.10011161.
  4. Currie, Henderson, Horner and Williams (2005). "On tyrannosaur teeth, tooth positions and the taxonomic status of Nanotyrannus lancensis." In "The origin, systematics, and paleobiology of Tyrannosauridae”, a symposium hosted jointly by Burpee Museum of Natural History and Northern Illinois University.
  5. Henderson (2005). "Nano No More: The death of the pygmy tyrant." In "The origin, systematics, and paleobiology of Tyrannosauridae”, a symposium hosted jointly by Burpee Museum of Natural History and Northern Illinois University.
  6. Larson (2005). "A case for Nanotyrannus." In "The origin, systematics, and paleobiology of Tyrannosauridae”, a symposium hosted jointly by Burpee Museum of Natural History and Northern Illinois University.
  7. "Dino Death Match" (2015) Part of Jurassic Week. National Geographic Channel (UK). 13/06/2015
  8. M Mortimer, Tyrannosauroidea, in The Theropod Database, 2004. URL consultato il 21 agosto 2007 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2013).
  9. Larson P (2013), "The validity of Nanotyrannus Lancensis (Theropoda, Lancian - Upper Maastrichtian of North America", Society of Vertebrate Paleontology: 73rd annual meeting, Abstracts with Programs, p. 159.
  10. Switek B, "Montana’s "Dueling Dinosaurs", blogs.smithsonianmag.com, 10-11-2011.
  11. https://cosmosmagazine.com/palaeontology/the-breaking-of-america-s-fossil-monument
  12. https://www.the-scientist.com/news-opinion/who-owns-the-dueling-dinos--montana-supreme-court-to-decide-66141
  13. (EN) Holly N. Woodward, Katie Tremaine, Scott A. Williams, Lindsay E. Zanno, John R. Horner e Nathan Myhrvold, Growing up Tyrannosaurus rex: Osteohistology refutes the pygmy “Nanotyrannus” and supports ontogenetic niche partitioning in juvenile Tyrannosaurus, in Science Advances, vol. 6, n. 1, 1º gennaio 2020, pp. eaax6250, DOI:10.1126/sciadv.aax6250, ISSN 2375-2548 (WC · ACNP).
  14. T. Tsuihiji, M. Watabe, K. Tsogtbaatar, T. Tsubamoto, R. Barsbold, S. Suzuki, A.H. Lee, R.C. Ridgely, Y. Kawahara e L.M. Witmer, Cranial osteology of a juvenile specimen of Tarbosaurus bataar from the Nemegt Formation (Upper Cretaceous) of Bugin Tsav, Mongolia, in Journal of Vertebrate Paleontology, vol. 31, n. 3, 2011, pp. 497–517, DOI:10.1080/02724634.2011.557116.
  15. Takanobu Tsuihiji, Mahito Watabe, Khishigjav Tsogtbaatar, Takehisa Tsubamoto, Rinchen Barsbold, Shigeru Suzuki, Andrew H. Lee, Ryan C. Ridgely, Yasuhiro Kawahara e Lawrence M. Witmer, Cranial Osteology of a Juvenile Specimen of Tarbosaurus bataar (Theropoda, Tyrannosauridae) from the Nemegt Formation (Upper Cretaceous) of Bugin Tsav, Mongolia, in Journal of Vertebrate Paleontology, vol. 31, n. 3, 1º maggio 2011, pp. 497–517, DOI:10.1080/02724634.2011.557116.
  16. C Yun, Evidence points out that "Nanotyrannus" is a juvenile Tyrannosaurus rex"., in PeerJ PrePrints, vol. 3, 2015, p. e1052, DOI:10.7287/peerj.preprints.852v1.
  17. A Bailleu, J Scannella, J. Horner e D. Evans, Fusion Patterns in the Skulls of Modern Archosaurs Reveal That Sutures Are Ambiguous Maturity Indicators for the Dinosauria, in PLOS ONE, 2016, DOI:10.1371/journal.pone.0147687.
  18. Adolescent T. rex unraveling controversy about growth changes in Tyrannosaurus, su sciencedaily.com. URL consultato il 19 agosto 2016.
  19. Alex Riley, Meet Nanotyrannus, the dinosaur that never really existed, su bbc.com. URL consultato il 19 agosto 2016.
  20. Thomas D. Carr, "NANOTYRANNUS ISN'T REAL, REALLY"., su Tyrannosauroidea Central, 15 settembre 2013. URL consultato il 28 maggio 2019.
  21. W. S. Persons e P. J. Currie, An approach to scoring cursorial limb proportions in carnivorous dinosaurs and an attempt to account for allometry, in Scientific Reports, vol. 6, 2016, 19828, Bibcode:2016NatSR...619828P, DOI:10.1038/srep19828, PMC 4728391, PMID 26813782.
  22. Hind limb proportions do not support the validity of Nanotyrannus, su mambobob-raptorsnest.blogspot.com.

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[es] Nanotyrannus lancensis

Nanotyrannus lancensis es la única especie conocida del género dudoso extinto Nanotyrannus ("tirano diminuto") de dinosaurios terópodo tiranosáurido, que vivió a finales del período Cretácico, hace aproximadamente de 68 a 66 millones de años, en el Maastrichtiense, en lo que hoy es Norteamérica.

[fr] Nanotyrannus

Nanotyrannus lancensis
- [it] Nanotyrannus lancensis

[ru] Нанотираннус

Нанотираннус[2] (англ. Nanotyrannus, от лат. nano — маленький и tyrannus — тиран) — род динозавров из подсемейства тираннозаврин семейства тираннозаврид, живших в конце мелового периода (маастрихт)[3]. Типовой и единственный вид — Nanotyrannus lancensis — известен по одному черепу, который был найден в штате Монтана (США). Учёные спорят о том существовал ли он, или это молодая особь тираннозавра.



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