Il tasso del miele[2] (Mellivora capensis), o anche mellivora o ratele, è un mammifero della famiglia dei Mustelidi. Diffuso in gran parte dell'Africa, in Medio Oriente e in India, è l'unica specie del genere Mellivora e della sottofamiglia dei Mellivorini.
Il tasso del miele è lungo circa 1m (di cui un quarto circa di coda), alto 30cm al garrese, e pesa fino a 13–14kg. Ha una corporatura estremamente robusta e muscolosa, che gli consente di confrontarsi con animali di taglie molto più grandi. Ha una grossa testa con un muso simile a quello di un bradipo, ma con una dentatura che ricorda di più un cane; ha zampe corte e piccole orecchie rotonde. Ha pelo nero e irsuto nella parte inferiore del corpo, mentre il dorso è argenteo dalla corona fino alla coda. Il corpo è leggermente inclinato in avanti, con le reni poco più in alto delle spalle. La sua pelle è così spessa che riesce a resistere a diversi colpi di machete.[3]
Habitat e alimentazione
Il tasso del miele predilige la savana e la foresta; è assente nelle regioni estremamente aride o estremamente umide. Pur essendo onnivoro, è innanzitutto un predatore, e si nutre di piccoli mammiferi, uova, insetti, rettili (inclusi serpenti velenosi come mamba o cobra), o persino piccole antilopi. Possiede inoltre una resistenza al veleno; infatti dopo un eventuale morso da parte del serpente, l'animale invece di andare incontro alla morte dorme per circa due ore, dopodiché riprende conoscenza e continua a cacciare. Per questo motivo l'animale ha suscitato molto interesse nell'ambito medico per la ricerca di anticorpi e sieri. Oltre alla carne, si nutre anche di frutta e altri alimenti vegetali.
Può essere attaccato da leopardi, iene, leoni, tigri del Bengala, Coccodrilli e aquile reali, ma si difende energicamente: in un caso documentato un leopardo ha dovuto impiegare un'ora per vincere contro un vecchio tasso e in altri il ratele ha ferito gravemente delle iene. Entra in competizione con gli sciacalli per le prede.
Comportamento
Il tasso del miele è un animale schivo, difficile da osservare e da avvicinare. Vive solitario o in coppia, con i cuccioli. Nonostante le dimensioni non eccezionali, se si sente in pericolo reagisce attaccando con grande ferocia e determinazione, e non sono rari i casi in cui uno o più tassi riescono a mettere in fuga animali di taglia ben superiore. Sono stati registrati attacchi anche molto violenti di tassi del miele contro esseri umani.
Dotato anche di notevole intelligenza riesce a superare recinti tentando tecniche diverse.[4]
Iconografia e media
Dalla mellivora o ratele prende il nome il Ratel, un veicolo corazzato dell'esercito sudafricano.
Il tasso del miele è uno dei "personaggi" dei film Lassù qualcuno è impazzito e Richard - Missione Africa.
Il pilota di F1 Daniel Ricciardo si è auto-soprannominato Honey Badger e ha raffigurato sul casco un tasso del miele.[5]
Il giocatore di football americano Tyrann Mathieu è stato soprannominato Honey Badger durante la sua carriera nella NCAA per il suo stile di gioco aggressivo contro giocatori di stazza maggiore.[6]
Nick Cummins, ex giocatore australiano di rugby è soprannominato The Honey Badger, infatti a seguito di un'intervista si dichiarò impressionato dall'animale che ben presto diventò il soprannome[7].
Banga, uno dei protagonisti della serie televisiva Disney The Lion Guard è un tasso del miele.
Il tasso del miele è stato associato alla prima cryptomoneta Bitcoin in virtù della robustezza della sua rete, inoltre viene usato come logo per il wallet Bitcoin melis.io
Negli anni 2010 è diventato un meme negli Stati Uniti, per via della sua indole aggressiva. Sono presenti video online in cui lo si vede tener testa ad animali più pericolosi e aggressivi o intento a cibarsi di cobra, il tutto accompagnato da una voce fuori campo che commenta dicendo "Honeybadger don't care" (traducibile con "al tasso del miele non importa") .
Nell'anime e manga giapponese Killing Bites la protagonista Hitomi è un ratel.
Nei videogiochi Far Cry 2 e Far Cry 4, entrambi ambientati in zone in cui è presente il tasso del miele, Africa il primo e subcontinente indiano il secondo, è possibile incontrarlo e cacciarlo.
Galleria d'immagini
Illustrazione della sottospecie M. c. cottoni, unica nell'avere manto nero
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