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La lontra australe (Lontra provocax (O. Thomas, 1908)), nota anche come lontra della Patagonia, è un carnivoro appartenente al genere delle lontre del Nuovo Mondo. È originaria della Patagonia, nella parte meridionale di Cile e Argentina[2].

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Lontra australe
Stato di conservazione
In pericolo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Ordine Carnivora
Sottordine Caniformia
Famiglia Mustelidae
Sottofamiglia Lutrinae
Genere Lontra
Specie L. provocax
Nomenclatura binomiale
Lontra provocax
(O. Thomas, 1908)
Areale


Descrizione


La lontra australe è una specie di lontra di medie dimensioni che presenta una lunghezza testa-tronco di 57-61 cm, una coda di 35-40 cm e un peso di 5-10 kg. I maschi sono in genere il 10% più grandi delle femmine. La pelliccia è marrone scuro, ma di colore marrone cannella chiaro sul ventre. Il collo e la gola sono grigi. Il robusto cranio è appiattito e i denti sono adatti a frantumare i crostacei. I piedi, sia anteriori che posteriori, sono palmati[2].


Biologia


La lontra australe vive sulle rive di fiumi e laghi e nelle paludi lungo la costa del Pacifico. In Argentina si è visto che predilige le vecchie foreste ripariali con molto sottobosco, in Cile è stato riscontrato che è presente più lungo i fiumi più grandi che nei piccoli torrenti. Qui, la specie si trova principalmente in corpi idrici caratterizzati da una fitta vegetazione sempreverde sulle sponde, con ceppi di alberi tagliati e tronchi d'albero trasportati a riva dalla corrente. I fiumi incanalati, invece, vengono evitati. Le lontre australi sono per lo più notturne e si vedono raramente durante il giorno. Trascorrono la giornata in grotte o sotto le radici che si trovano tra 0,7 e 50 metri dalla riva e a circa 3-8 metri sopra il livello dell'acqua[2].

Le lontre australi si nutrono principalmente di piccoli pesci (<10 cm) e crostacei. Vengono catturati anche molluschi e piccoli uccelli acquatici. Nel Cile centrale il pesce viene consumato principalmente in primavera e in estate; pesci di piccole dimensioni costituiscono la parte più importante della dieta anche sulla costa pacifica del Cile meridionale. In Argentina sono stati condotti studi su popolazioni di lontre che si nutrono di crostacei per oltre il 95%, dal momento che la popolazione ittica nei laghi d'acqua dolce del sud del Paese è molto bassa[2].

I piccoli nascono circa 10-12 mesi dopo l'accoppiamento: l'embrione rimane a riposo per un periodo di tempo più lungo, quindi si presume che la gestazione effettiva sia di 2 mesi. Prima della nascita, la femmina costruisce una tana in cui dà alla luce i piccoli, ciechi e indifesi. Il latte materno è molto nutriente e dopo circa 7 settimane i giovani animali iniziano a mangiare cibi solidi. Aprono gli occhi dopo circa un mese e iniziano i primi tentativi di nuoto nel terzo mese. Circa un mese dopo sono in grado di cacciare da soli e raggiungono la maturità sessuale dopo 2 o 3 anni. Il tasso di mortalità è molto alto e solo l'uno per cento circa degli esemplari vive oltre i 10 anni: la maggior parte muore prima dei cinque anni. Le femmine formano piccoli gruppi familiari insieme alla loro prole, mentre i maschi, al di fuori della stagione degli amori, conducono un'esistenza solitaria.


Conservazione


Non sono noti predatori naturali della lontra australe. La specie veniva cacciata intensamente per la sua pelliccia e ancora oggi è ripetutamente vittima della caccia illegale. Altri fattori negativi per la sua sopravvivenza sono la distruzione dell'habitat e l'inquinamento delle acque. Oggi esistono popolazioni numerose solamente nel parco nazionale Nahuel Huapi, nel parco nazionale Tierra del Fuego e nell'Isola degli Stati. La specie viene pertanto classificata «in pericolo» (Endangered) dalla IUCN[1].


Note


  1. (EN) Sepúlveda, M.A., Valenzuela, A.E.J., Pozzi, C., Medina-Vogel, G. & Chehébar, C. 2015, Lontra provocax, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. Serge Larivière e Andrew P. Jennings, Family Mustelidae (Weasels and relatives), in Don E. Wilson e Russell A. Mittermeier (a cura di), Handbook of the Mammals of the World - Volume 1 Carnivores, Lynx Editions, 2009, p. 643, ISBN 978-84-96553-49-1.

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[es] Lontra provocax

Lontra provocax o Lutra provocax, especie animal conocida vulgarmente como huillín, nutria de río, gato de río, lobito de río, lobito de río patagónico, tigre del agua, aüilaf (yagán), yem’chen (aoniken) es un mamífero acuático perteneciente a la familia de los mustélidos y la subfamilia de los lutrinos o nutrias, que habita ambientes acuáticos de Chile y Argentina. Actualmente se encuentra catalogada como especie en peligro (EN) por la IUCN, y es probablemente la especie de nutria con menor área de distribución del mundo.

[fr] Loutre du Chili

Lontra provocax
- [it] Lontra provocax



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